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 2018  aprile 07 Sabato calendario

Tra le «Belve» vince la strana outsider Giuliana De Sio

L’ultima è stata la migliore. Facendo un rapido bilancio di Belve, donne che si sono raccontate a Francesca Fagnani, è giusto assegnare a Giuliana De Sio la palma dell’intervista meglio riuscita: la più spontanea. E dire che la De Sio è un’attrice, ma chi ha recitato sono le altre: ricordo di aver seguito gli incontri con Adriana Faranda (pessima), con Alessandra Mussolini, Francesca Immacolata Chaouqui, Roberta Bruzzone (la più costruita).
Nelle loro risposte c’era sempre qualcosa che suonava come insincero, come scripted anche se forse non c’era nulla di preparato. «De Sio, lei ha detto che nel cinema lavorano sempre le stesse persone», ricorda la conduttrice. «No, lo hai detto tu, però è vero!», conferma l’attrice. «E invece una volta ha proprio detto la solita Margherita Buy, il solito Toni Servillo…», incalza Fagnani. «Non mi far dire i nomi, li hai detti tu… però è vero ci sono poche persone, cinque o sei… è un circoletto». «E lei ne è fuori, è un’outsider?», pungola Fagnani. «Assolutamente sì, peccato … per loro!». E poi, lapidaria: «Il cinema italiano non ti dà la possibilità di crescere, al massimo di esistere. Così come la televisione».
Una strana outsider, la De Sio, una «che non si ama» (per sua stessa amissione), «un’anima in pena». Eppure mi ricordo bene i suoi successi giovanili: Una donna, tratto dal romanzo di Sibilla Aleramo, regia di Gianni Bongioanni (sei puntate, 1977) e Le mani sporche di Sartre, con Marcello Mastroianni, regia di Elio Petri (1978, la sua unica prova tv). Dicono che abbia un brutto carattere, sta di fatto che in Rai non lavora da 30 anni. 
«E sulle molestie cosa dice», chiede la Fagnani. «Uh, mi rompe, la storia ha preso una piega insensata, c’è del vero ma c’è anche tanta paccottiglia».
Belve è prodotto da Loft Produzioni (area Il Fatto Quotidiano ) per il canale Nove di Discovery e ora visibile su Dplay.