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 2018  aprile 04 Mercoledì calendario

Diritto & Rovescio

In Italia si sta parlando del ponte sullo Stretto di Messina da quasi cent’anni. Un quindicina di anni fa si era arrivati a progettarlo e ad appaltarlo. Poi i frenatori di professione sono riusciti a insabbiare il tutto. Quell’opera, oltre a investire grandi risorse fra la Calabria e la Sicilia, ne avrebbe anche cambiato la fisionomia economica così come ha fatto l’Alta velocità ferroviaria fra Milano e Cosenza che ha messo la tecnologia ferroviaria italiana all’attenzione di tutto il mondo. Ponti della lunghezza di cinque chilometri non sono più prodezze. Proprio adesso la Cina ha progettato (e fra poco partiranno i lavori) un ponte faraonico sul mare, lungo ben 55 chilometri e destinato a collegare zone ricchissime nel Sud della Cina e cioè Hong Kong-Macao e la provincia del Guadong. Se le imprese italiane avessero realizzato il ponte sullo Stretto oggi sarebbero fra le aziende di punta destinate ad acquisire questi appalti sempre più impegnativi. Ma il sindaco di Messina, che gira con i sandali pur non essendo né religioso né francescano, ha preferito che non si facesse nulla.