Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2018  aprile 03 Martedì calendario

La scoperta di Leonardo

Quando un automobilista in uscita dal parcheggio gli ha regalato il suo biglietto non ancora scaduto, Leonardo Pieraccioni ha pensato a una rapina. Anche dopo che il cortese signore si era allontanato, a quanto pare senza neppure riconoscerlo, il comico toscano ha sollevato il tagliando in controluce per vedere se nascondesse un microchip in grado di guidare i ladri fino a casa sua. Appurato che il dono non conteneva secondi fini, Pieraccioni si è talmente spaventato della sua reazione malfidata da renderla pubblica. Ma, a riprova che la situazione è grave, i commenti in Rete si sono concentrati sulla gentilezza dell’automobilista e sull’illegalità del suo gesto (i tagliandi del parcheggio non possono essere trasferiti ad altri). Su tutto, insomma, tranne che sull’aspetto che interessava a Pieraccioni: la chiusura ermetica del cuore è diventata la condizione abituale con cui ci si accosta agli imprevisti della vita, al punto che persino la gentilezza fa paura e la si indaga con circospezione, nel timore che nasconda un altro scopo. 
Tutti hanno un ottimo motivo per non fidarsi del prossimo. Chi non è mai stato tradito da qualcuno in cui riponeva fiducia? Un partner, un amico, un gestore di risparmi? Eppure traditori e truffatori sono sempre esistiti, mentre il nostro pregiudizio è aumentato a dismisura. Un allarme interiore che, a furia di squillare a vuoto, rischia di rimanere in silenzio quando ci fregano davvero.