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 2018  marzo 31 Sabato calendario

È svolta fra Sky e Mediaset, alleanza su pay tv e digitale

La “pace” fra i due eterni duellanti arriva in un giorno di chiusura di Borsa, nel venerdì prima di Pasqua. 
Il duplice accordo siglato ieri fra Sky e Mediaset segna una svolta storica nel panorama in cui tv free, tv pay ma anche tlc si sono a questo punto incrociati in maniera tanto attesa quanto improvvisa. E alla fine, in tutto questo intreccio il game changer sembra arrivare proprio dagli eterni rivali di un ventennio di Tv che aprono anche alla possibilità che una parte di Premium – quella tecnica – possa passare di mano a Sky. 
Il duplice accordo siglato fra la pay tv della galassia Murdoch e il gruppo di Cologno guidato da Pier Silvio Berlusconi è classificabile come commerciale, ma ha tutto il sapore industriale di un’intesa strategica in cui Mediaset nei fatti sembra mettere la parola fine alla stagione Vivendi, iniziata e finita sull’altare dello scontro su Premium. Per la piattaforma pay ripudiata nell’estate 2016 dai francesi, pochi mesi dopo la dichiarazione di matrimonio, quella annunciata ieri è nei fatti la declinazione pratica di quanto previsto nel piano “Mediaset 2020”, presentato al mercato nel gennaio 2017. Allora l’ad e vicepresidente Pier Silvio Berlusconi parlò di una piattaforma aperta anche ad altri player: un “Airbnb” dei contenuti. 
Con l’annuncio di ieri dalle parole si è passati ai fatti, peraltro con il big dei competitor sul mercato pay. Per Andrea Zappia, ceo Sky Italia, l’accordo «è ricco di buone notizie per gli amanti della televisione» e «dopo il lancio di Sky Q e l’annuncio della partnership con Netflix, conferma la determinazione di Sky di offrire la miglior esperienza televisiva possibile agli italiani. L’altra ottima notizia è per chi invece non è ancora cliente Sky. Grazie a questa nuova partnership, infatti offriremo ancora più libertà di scelta a coloro che vogliano accedere alla pay tv, lanciando a giugno una offerta pensata per il digitale terrestre». 
Nel primo caso Sky porterà a bordo, nella sua offerta sul satellite, 5 canali di cinema e 4 canali di serie tv finora disponibili solo su Mediaset Premium mentre i clienti Premium avranno anche loro 3-4 canali di Sky da vedere. Lato Mediaset, il gruppo di Cologno chiaramente avrà dalla sua soprattutto il vantaggio di aver valorizzato questi “asset” con un’azione da editore puro volta anche a massimizzare l’aumento di audience ai fini della raccolta pubblicitaria. Per la pay tv della galassia Murdoch la mossa va dall’altra parte a configurarsi, grazie all’inserimento di 9 nuovi canali di film e serie tv, come un ampliamento dell’offerta la cui importanza va trovata anche nella strategia multipiattaforma che adesso è ancora più chiara. 
L’intesa fra Sky e Mediaset arriva infatti un giorno dopo l’annuncio dell’accordo Sky-Open Fiber, per portare i contenuti sulla fibra a partire dal 2019. Grazie all’accordo con la controllata di Enel e Cdp la pay tv di casa Murdoch si garantisce una nuova strada per i suoi contenuti, la fibra, lasciando ovviamente la porta aperta anche alla creazione di un’offerta da telco. Il tutto per aumentare la propria base clienti (4,768 milioni l’ultimo dato) o quantomeno non cedere terreno ai nuovi player, da Netflix ad Amazon. In questo modo, con i 9 nuovi canali in arrivo da Mediaset e che comunque continueranno a essere trasmessi sulla piattaforma Premium, Sky avrà avrà sul satellite – e dovrebbe avvenire già da maggio – un’offerta top replicabile anche dal 2019 sulla fibra.
Entra in gioco a questo punto la seconda gamba dell’intesa, con una collaborazione fra le due società che a valle porterà Sky Italia ad avere una sua offerta pay sul digitale terrestre. La cosa sarà possibile affittando banda sui multiplex gestiti dalla società Ei Towers del Gruppo Mediaset, ma anche utilizzando la stessa piattaforma Premium. 
E qui, nella comunicazione data ieri, c’è un particolare su cui occorre soffermarsi. Mediaset, si legge nel comunicato del gruppo «potrebbe valutare l’opportunità di ampliare il perimetro della partnership con Sky Italia nell’area Operation pay». Ambiti come la manutenzione tecnica, l’accesso condizionato, assistenza ai clienti ed attività commerciali, quindi la parte più “tecnica” potrebbero venire scorporati in una newco con il diritto di Mediaset a esercitare l’pzione vendita con successivo acquisto da parte di Sky dell’intera partecipazione. Se Mediaset dovesse decidere in tal senso l’opzione sarebbe esercitabile fra novembre e dicembre 2018. A quel punto Premium continuerebbe a esistere come parte di Mediaset, ma solo editorialmente. Sky, dal canto suo, avrebbe il vantaggio di gestire anche sul Dtt tutto il processo tecnico. A ogni modo, stando all’oggi Sky farà partire da giugno anche un’offerta sportiva all’interno della piattaforma Dtt. Anche qui un’offerta in più ma con delle possibilità in più in termini di offerta e costi. Per vari gusti e prezzi.