Il Messaggero, 30 marzo 2018
E Silvio Berlusconi per «Loro» canta Malafemmena
Uscirà nelle sale, distribuito da Universal, diviso in due parti: la prima il 24 aprile e la seconda, dopo un più che probabile passaggio al Festival di Cannes (fuori concorso?), il 10 maggio. Loro, il nuovo film di Paolo Sorrentino con Toni Servillo nel ruolo esplosivo di Silvio Berlusconi, è tra i più attesi dell’anno. Intanto, è stato diffuso il trailer ufficiale in cui il protagonista, ripreso da lontano, canta con voce struggente Malafemmena, classico napoletano, e gli altri personaggi, in diversi contesti, lo ascoltano con aria adorante. S’intravvede una piscina. L’atmosfera è da cene eleganti, quelle popolate di olgettine che si svolgevano tra la residenza di Arcore e la fastosa Villa Certosa, in Costa Smeralda, al centro di polemiche, inchieste, processi. Si riconoscono Elena Sofia Ricci nel ruolo di Veronica Lario, ex moglie di Berlusconi, Riccardo Scamarcio in quello di Giampiero Tarantini, l’imprenditore barese accusato di procurare le donne all’ex premier, Kasia Smutniak nei panni (succinti) di Nicole Minetti, habituée di casa Berlusconi.
Il cast del film, sceneggiato da Sorrentino con il fido Umberto Contarello, schiera un cospicuo numero di attori tra cui Fabrizio Bentivoglio, Roberto De Francesco, Dario Cantarelli, Anna Bonaiuto, Ugo Pagliai, Ricky Memphis (fa Stefano Ricucci), Elena Cotta, Iaia Forte, Duccio Camerini, Yann Gael, Mattia Sbragia, Max Tortora, Michela Cescon, Roberto Herlitzka.
BOCCA CUCITA
Tutti scritturati con l’obbligo di tenere la bocca cucita sui particolari di questa nuova impresa del regista, premiato con l’Oscar nel 2014 per La Grande Bellezza. Luca Bigazzi firma la fotografia, Lele Marchitelli le musiche. Il film è prodotto da Nicola Giuliano, Francesca Cima, Carlotta Calori, Viola Prestieri. Per girarlo, Sorrentino ha rimandato la serie Sky The New Pope, seguito di The Young Pope. La notizia del film era stata data nel 2016 da Variety, la bibbia del cinema americano. Solleticato all’idea che la sua vita approdasse sullo schermo ad opera di un cineasta acclamato nel mondo, Berlusconi aveva offerto a Sorrentino non solo la consulenza diretta ma addirittura le sue residenze private. Il regista ha però preferito non approfittare dell’opportunità.
Poi, quando si è sparsa la notizia che Loro avrebbe puntato sul rapporto tra l’ex premier e le donne, sul bunga-bunga, sui processi e gli scandali (inequivocabile una scena, girata di notte a Roma, in cui Scamarcio-Tarantini viene inseguito dalle olgettine) Silvio aveva dichiarato: «Mi sono giunte strane voci, spero non sia così, ma mi sembra un’aggressione politica nei miei confronti».
PRESA DI DISTANZA
Ed è di qualche settimana fa la presa di distanza di Forza Italia, decisa a non sparare preventivamente sul film «per non fargli pubblicità». Anche se il regista aveva precisato di voler affrontare la materia non in nome di uno «sterile senso critico», ma con l’intenzione di tracciare un affresco d’ambiente. «Giro un film su Berlusconi perché sono italiano e voglio raccontare gli italiani attraverso di lui», aveva detto. Con Loro, Sorrentino sembra destinato a ripercorrere la strada che nel 2008 l’aveva portato a dirigere Il Divo, graffiante ritratto di Giulio Andreotti, premio della Giuria a Cannes. Prima di iniziare le riprese, il regista aveva incontrato il senatore a vita che poi, rivedendosi sullo schermo, parlò di mascalzonata. Si aprono ora le scommesse sulla reazione di Silvio.