Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2018  marzo 28 Mercoledì calendario

Un italiano su tre vuole il governo M5S-Lega. Di Maio preferito a Salvini come premier

A quasi un mese dalle elezioni cosa rispondono gli italiani alle domande sui possibili scenari politici? Chi vedrebbero come premier? Quasi uno su tre ritiene che, tra le possibili forme di governo, la più utile al bene del Paese possa essere quella che vede come protagonisti i due vincitori, Luigi Di Maio e Matteo Salvini, alla carica di presidente del Consiglio e di vice. L’ipotesi del leader M5S alla guida del Paese convince leggermente di più (27%) rispetto a quella di un governo guidato da Matteo Salvini (24%).

Del resto gli italiani, alla precisa domanda «chi preferirebbe come premier per il bene del Paese?», rispondono così: Di Maio al primo posto, Paolo Gentiloni in seconda posizione e Salvini terzo. L’alleanza più gradita dall’opinione pubblica per la formazione del governo è quella tra il M5S e la Lega (37%) seguita dalla possibilità che, nel caso in cui non si giunga a un accordo, il presidente della Repubblica nomini un governo di scopo per riscrivere le legge elettorale (22%). La forza dei due partiti vincitori delle elezioni è confermata anche dalle intenzioni di voto di questa settimana: si assiste a un rafforzamento sia della Lega che del M5S e, dall’altro, a un lieve calo del Pd.
Il «vincente» Gentiloni
Da questi dati vediamo emergere due vincitori e mezzo: Di Maio, Salvini e Gentiloni. L’inconscio collettivo sente che ci sono delle nubi che si aggirano sul cielo del Paese ma il fatto che Gentiloni continui ad apparire come elemento di aggregazione del consenso indica che i vinti del centrosinistra non sono abbandonati e che, se vogliono, possono battersi a fianco di coloro che appaiono come «veri vincitori».
Gli eletti nelle Camere
L’altro tema del sondaggio sono le elezioni di Maria Elisabetta Alberti Casellati e del pentastellato Roberto Fico alle presidenze di Senato e Camera dei deputati. L’opinione pubblica è rimasta più sorpresa dell’elezione della forzista Casellati (54%) che di quella del grillino Fico (37%): gli italiani si aspettavano che il Movimento 5 Stelle, essendo il primo partito, avrebbe ottenuto una carica istituzionale a Montecitorio. L’elezione della senatrice di Forza Italia risulta meno gradita (43%) rispetto a quella di Roberto Fico (58%) e lo stesso si può dire per la considerazione all’idoneità nel ricoprire il ruolo: più di un italiano su due ritiene che Fico sia in grado di gestire l’incarico mentre lo stesso si può dire solo in modo minore per Elisabetta Casellati (44%). La fiducia nei due nuovi presidenti è alta: Roberto Fico si inserisce al secondo posto della classifica delle fiducie nei leader, con il 56%, mentre Elisabetta Casellati supera il 40%.
La fiducia in Mattarella
E gli altri leader? Al primo posto c’è sempre il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in cui gli italiani ripongono molta fiducia: è cresciuto di ben tre punti rispetto alla rilevazione precedente, arrivando a superare il 65% di fiducia. Gli altri leader confermano le loro posizioni. L’unico a perdere punti, nel corso di questa settimana, è Matteo Renzi.