Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2018  marzo 27 Martedì calendario

Diritto & Rovescio

Per anni il modello culturale moderno (in opposizione a quello vetero-rurale del periodo fascista: i figli aumentavano anche perché erano visti come baionette per la patria) e costruito dalle insonni formichine radical chic, puntava alla mortificazione della maternità. Andava per la maggiore il sacrosanto controllo delle nascite (reso sempre più facile e inoffensivo da farmaci sempre più perfezionati). Gli spermatozoi che erano riusciti a superare gli ostacoli venivano successivamente neutralizzati con campagne abortive di massa. Le madri con più di due figli venivano guardate come esseri antidiluviani, stranamente sopravissuti alla modernità ineluttabile. Adesso, gli stessi ceti ipermasterizzati, modello congresso e tavole rotonde, hanno scoperto che l’Italia si sta depopolando. E quindi, dimenticando che l’industria 4.0 divorerà un sacco di posti di lavoro e che l’Italia è un paese di montagna, sovrappopolato come pochi al mondo, auspicano l’immigrazione incontrollata.