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 2018  marzo 27 Martedì calendario

Domande & Risposte: come si è arrivati «alla più grande azione punitiva»

• Come ha reagito la premier Theresa May?
Parlando ieri in Parlamento, il primo ministro britannico ha definito le espulsioni di «oltre 100 diplomatici russi» da 21 nazioni, di cui 16 della Ue (inclusa l’Italia), come «la più grande azione punitiva di questo tipo nella storia», affermando che il Regno Unito e le democrazie occidentali «affronteranno come un solo uomo» le minacce di Mosca. La leader conservatrice ricorda che si è trattato «del primo uso di armi chimiche» contro un paese della Nato e sottolinea che Londra non ha «nulla contro il popolo russo», al quale ha espresso condoglianze per il tragico incendio in un centro commerciale in Siberia, «ma solo contro il regime di Putin che compie atti di aggressione contro i nostri valori e i nostri interessi».
• Come stanno le vittime dell’attacco?
L’ex spia russa Sergej Skripal e sua figlia Yulia sono in condizioni critiche all’ospedale di Salisbury, nell’Inghilterra meridionale. I medici non sanno se riusciranno a sopravvivere e temono che in ogni caso abbiano subito irrimediabili danni cerebrali. È stato invece dimesso Nick Bailey, il sergente di polizia che, visitando i luoghi dell’attacco, ha sofferto un contagio di entità minore. Altre 48 persone hanno sofferto disturbi. Tutti coloro che il 4 marzo sono stati nel ristorante e nel pub visitati da Sergej e Yulia hanno ricevuto istruzioni di consegnare gli abiti che indossavano affinché siano distrutti per «precauzione».
• Perché Londra è sicura della responsabilità di Mosca?
Il gas nervino Noviciok identificato come sostanza dell’attacco è stato prodotto solo in Russia. L’anno scorso Mosca ha distrutto i propri arsenali chimici, rispettando gli accordi internazionali, ma è possibile che ne siano state conservate delle dosi. Skripal ha fatto il doppio gioco per la Gran Bretagna, da cui ha ricevuto asilo politico dopo uno scambio di prigionieri. E c’è il precedente nel 2006 dell’omicidio a Londra con il polonio radioattivo di un altro ex agente russo, Aleksandr Litvinenko. «I nostri alleati concordano che la responsabilità della Russia è l’unica ipotesi plausibile», commenta May.
• C’è una svolta nelle indagini?
La polizia ha scoperto che Skripal e la figlia, la mattina del giorno in cui furono avvelenati, hanno spento i rilevatori satellitari dei propri telefonini per 4 ore. Forse per un incontro segreto che è stato per loro fatale.