il Fatto Quotidiano, 27 marzo 2018
Il Sole 24 Ore accetta il risarcimento per le copie fasulle
Il Sole 24 Ore “ha accettato dalla società Di Source l’offerta risarcitoria di euro 2.961.079,90″, una cifra “esattamente corrispondente all’importo del danno patrimoniale come ipotizzato nell’ambito del procedimento penale pendente presso la Procura della Repubblica di Milano”. È la società inglese su cui, a inizio 2017, la Procura di Milano ha acceso un faro per presunte false vendite di copie digitali avviando l’inchiesta che vede indagati per falso in bilancio gli ex vertici e diversi manager del quotidiano della Confindustria, compreso l’ex direttore. L’ipotesi è che siano stati gonfiati i dati sulle vendite digitali. Il risarcimento conferma il danno subito dalla società, che nel frattempo è stata costretta a varare un aumento di capitale da 50 milioni di euro per evitare una situazione complicata sul piano patrimoniale.
Resta “impregiudicata – indica il gruppo editoriale in una nota – ogni ragione e azione che Il Sole 24 Ore espressamente si riserva di esperire, in ogni sede competente, nei confronti di altri soggetti, siano essi già individuati ovvero ancora da individuare in relazione all’intero credito risarcitorio”.