Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2018  marzo 26 Lunedì calendario

L’allenatore che predica la dieta sana

L’allenatore della nazionale di calcio inglese, Gareth Southgate, ha proibito ai suoi giocatori di perseverare nell’abitudine di andare al fast-food più vicino al ritiro della nazionale per mangiare muffin e altri cibi «spazzatura», junk food in inglese. Encomiabile iniziativa, considerando l’influenza che i giocatori di calcio esercitano non solo sui bambini, ma anche su giovani e adulti di ogni background socioculturale.
Un recente lavoro pubblicato sulla prestigiosa rivista British Medical Journal ha rivelato, per esempio, che un aumento del 10% del consumo di cibi ultra-processati si associa a un incremento di più del 10% nel rischio di cancro. Altri studi hanno dimostrato anche un incremento del rischio di diventare obesi, diabetici e cardiopatici.
I cibi ultra-processati sono tutti quelli industriali preparati a partire da farine e oli raffinati, come per esempio gli snack dolci e salati, le focacce, il pane da hamburger, gli spaghetti e le zuppe pronte istantanee, e tutte le bibite zuccherate.
Il modello alimentare che gli atleti, i nostri giovani e tutta la popolazione, invece, dovrebbe seguire è quello della dieta mediterranea tradizionale. Non quella ipercalorica del giorno d’oggi a base di pizza, pane bianco e formaggi. Per vivere una vita lunga e in salute dobbiamo innanzitutto imparare a selezionare e cucinare una varietà di cibi minimamente processati ad alto contenuto di nutrienti e poveri di calorie vuote.
I dati scientifici dimostrano che consumare una dieta prevalentemente, ma non esclusivamente vegetariana, ricca in ortaggi, cereali integrali, legumi e pesce è una delle regole fondamentali per potenziare i meccanismi biologici ancestrali anti-invecchiamento, scritti nei nostri geni. Non sempre ne siamo consapevoli, ma le nostre scelte alimentari ci tolgono o ci aggiungono anni di vita, e aumentano o riducono il rischio di sviluppare una lunga serie di funeste e costosissime malattie cronico-degenerative.
Dobbiamo anche sfatare il mito che a tavola «tutto ciò che è buono fa male». Fa male esagerare, e mangiare senza criterio. Ma è possibile (anzi, consigliabile e perfino doveroso) godersi i piaceri della vita scoprendo che, nell’equilibrata e oculata scelta di tutti i giorni, trovano posto i nostri alleati migliori: cibi sani e gustosi preparati con amore e gioia per il benessere del nostro corpo, dei nostri sensi e della nostra anima.
*Professore Ordinariodi Medicina e Nutrizione Università di Bresciae Washington University