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 2018  marzo 26 Lunedì calendario

Ora anche il bonifico diventa «istantaneo». Ma attenzione ai costi

Bastano pochi secondi, nel 95% dei casi solo tre, per trasferire i soldi da un conto corrente a un altro. Dal 21 novembre dello scorso anno è possibile ottenere un simile risultato in tutta Europa con i bonifici «istantanei», divenuti operativi grazie all’entrata in vigore del sistema Sct Inst Scheme promosso dall’European Payment Council. Occorre tuttavia prestare attenzione: l’operazione (che per ora prevede un tetto di 15mila euro) è istantaneo e irrevocabile.
«I bonifici istantanei, permettono di aggredire tutta la sfera dei pagamenti urgenti, come quelli verso i fornitori per lo svincolo immediato della spedizione di merci, che in Italia rappresentano 9 milioni di operazioni all’anno, oltre a velocizzare l’acquisto di beni tra privati che stimiamo in 5 milioni all’anno», sostiene Renato Martini, direttore payment&atm di Nexi, società nata dal matrimonio di Icbpi e CartaSì e che oggi fornisce servizi e infrastrutture per il pagamento digitale per banche, aziende, istituzioni e Pubblica amministrazione. Per Martini sono addirittura 60 i casi in cui gli instant payment sono utili se non addirittura indispensabili. Il bonifico istantaneo è una forma di pagamento immediato integrata tra diversi istituti europei e consente di trasferire una somma di denaro in tempo reale, in qualunque momento della giornata e 365 giorni all’anno. Al momento sono solo venti le banche europee raggiunte da Rt1, l’infrastruttura paneuropea di instant payment di Eba Clearing realizzata da Sia, e in grado quindi di offrire un simile servizio in via sperimentale al momento in dieci Paesi (Austria, Estonia, Germania, Italia, Lituania, Lettonia, Malta, Olanda, Spagna, Svezia). Ma l’obiettivo è quello di coprire, nel tempo, l’intera area Sepa (single euro payments area che, oltre all’area euro, comprende nove Paesi che accettano pagamenti in euro e sei Paesi esterni all’area euro). In soli tre mesi dall’attivazione, i bonifici istantanei registrati su Rt1 sono stati 500mila per un controvalore di 300 milioni di euro. Il traguardo è stato superato lo scorso 19 febbraio e, se il ritmo di 10mila transazioni al giorno dovesse essere stato confermato in queste ultime settimane, il dato potrebbe essere cresciuto ad oggi di altre 350mila operazioni.
Su Nexi i tempi necessari al completamento della transazione diminuiranno ulteriormente: basterà un quarto di secondo per completare un bonifico. In ogni caso, grazie all’accordo con Eba Clearing, anche la piattaforma di Nexi permette l’interoperabilità con la piattaforma europea e, dunque, la raggiungibilità di tutti gli istituti di credito attivi sul sistema internazionale. 
Per le banche non esiste alcun obbligo relativo all’attivazione di un simile servizio, ma è prevedibile che, nel tempo, tutti gli istituti finanziari vi aderiscano perché si tratta di strumenti utili per i clienti e redditizi per le banche. Le due big del sistema, Unicredit e Intesa Sanpaolo, sono state le pionierie sul territorio italiano su Rt1. Già a metà aprile comunque Creval dovrebbe scendere in campo sulla piattaforma alternativa di Nexi, seguita entro giugno, sulla stessa piattaforma, da Monte dei Paschi di Siena. Entro l’anno dovrebbero poi offrire bonifici istantanei anche il Banco Bpm e Ubi Banca. Stanno, comunque, ragionando sulla possibilità di offrire il bonifico istantaneo alla propria clientela anche Banca Mediolanum e CheBanca! (il ramo retail di Mediobanca) anche se al momento non ci sono tempistiche certe. Il contesto – sottolinea un esperto del settore – è in continua evoluzione e per gli istituti di credito essere innovatori è ormai sempre più una necessità.
Anche perché – come ha già rimarcato l’Abi di Antonio Patuelli, la lobby che difende gli interessi del settore, chiedendo parità di condizioni nelle regole – a muovere per gestire il risparmio privato e i pagamenti non sono da tempo più soltanto le banche, vigilate da Bankitalia e Bce. Basta qui ricordare che la Amazon di Jeff Bezos, secondo indiscrezioni, sta studiando un asse con Jp Morgan Chase con l’idea di proporre ai propri utenti un nuovo servizio assimilabile a un conto corrente. E, pur con modalità differenti, partecipano già alla trasformazione tecnologica del credito anche big dell’industria come Apple e Samsung, che propongono propri sistemi di pagamento immediato.
L’innovazione e la comodità hanno comunque un prezzo. Il costo del bonifico istantaneo per chi ha un conto corrente con Unicredit è di 2,50 euro (rispetto ai 2,25 richiesti per i bonifici ordinari online). Per quanto riguarda Intesa Sanpaolo, il costo è di 0,60 euro aggiuntivi rispetto al costo del bonifico normale (1 euro il bonifico ordinario online) e in seguito, quando il massimale previsto per i bonifici istantanei dovesse essere alzato o eliminato, sono previsti 4 centesimi ogni mille euro trasferito con una spesa massima di 20 euro. Per i correntisti di Banca Sella, infine, il bonifico istantaneo sarà gratis solo fino alla fine di marzo (o avrà lo stesso prezzo di un bonifico normale così come previsto dal proprio conto corrente), mentre dal primo aprile costerà 2,30 euro.