Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2018  marzo 20 Martedì calendario

Diritto & Rovescio

Può un giudice della Corte costituzionale (nel caso specifico Nicolò Zanon) mettere a disposizione della moglie (Marilisa D’Amico, ex consigliera comunale milanese del Pd e docente di diritto costituzionale) la sua auto di servizio assieme all’autista per fare diversi viaggi tra Roma e Forte dei Marmi o per Siena? La procura di Roma (le indagini sono state coordinate dall’aggiunto Paolo Ielo) sostiene che non ne aveva diritto e quindi sta indagando Zanon per peculato. Zanon invece ha precisato che l’auto gli è stata concessa, come da regolamento, per «uso esclusivo». Zanon inoltre precisa: «Avere l’uso esclusivo dell’auto vuol dire che posso decidere io». In attesa di sapere chi ha ragione in filo di diritto, il fatto, in filo di costume o politico, fa aumentare il voto (o il non voto) arrabbiato. Su questo non ci piove.