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 2018  marzo 18 Domenica calendario

I segreti di Laurence Graff, il più grande gioielliere del mondo

Laurence Graff, Ufficiale dell’Ordine dell’Impero Britannico, è un gioielliere inglese, meglio noto come fondatore di Graff Diamonds, fornitore di gioielli e gemme. La sua passione per il potere emotivo delle pietre preziose ha fatto diventare la House of Graff un marchio globale di innovazione, creatività e artigianalità.

Pensa mai alla sua vita – a come ha iniziato, le origini semplici, i ricordi d’infanzia quando aiutava sua madre a vendere caramelle – ora che è ricco, famoso, circondato da belle cose?
«Beh, sì e no. Sono cresciuto forse nel peggior momento che il mondo abbia mai conosciuto, e vivevo in una zona difficile, ma avevo le scarpe, avevo una giacca, avevo da mangiare, andavo a scuola e ho sempre pensato di essere privilegiato. Non mi sono mai sentito in difficoltà».
Ha avuto paura?
«Ero ragazzo durante la guerra. Penso che mi abbia dato un certo carattere, forza, e coraggio. Quando compro i diamanti più grandi del mondo, mi dicono “Hai molto coraggio”. Non è così; lo faccio e basta. Il mio motto è una parola meravigliosa: “bashert”. È ebraico, significa “era destino”. Credo che tutto abbia un destino. Nel lavoro, nella vita».
Dove ha iniziato?
«Ad Hatton Garden, un centro artigianale. Diventai apprendista, levigavo il metallo. Dopo tre mesi mi dissero che non ero portato.... Avevo 15 anni».
Ma lei non si dà per vinto, vero?
«No, ci riprovo sempre. Era un brutto momento a Londra per guadagnarsi da vivere. A 17 anni mi metto in proprio. con un socio più grande di me, con più esperienza. Andai da un gioielliere d’alta moda e lo convinsi a farmi un contratto per le riparazioni. E cominciammo a guadagnare».
Un ottimo venditore, quindi?
«Sì, sono un buon venditore! Tre anni dopo dovevamo tremila sterline ai nostri fornitori. Il mio socio era preoccupato; aveva moglie e figli da mantenere. Così decisi di accollarmi i debiti e continuare da solo».
Non ha mai avuto paura di cosa sarebbe potuto accadere?
«No. Sono andato dai fornitori e ho detto: “Se mi date una possibilità e mi fate ancora credito, prometto che pagherò entro un anno.” Ho restituito tutto in sei mesi. Facevo qualsiasi cosa per guadagnare. Lavorando sodo, 7 giorni su 7: E alla fine ho cominciato a viaggiare».
E dov’è andato?
«A 27 anni andai in Australia fermandomi a Singapore per visitarla. Appena arrivato, trovo un negozio, Robinson’s. Entro e vedo che stavano allestendo il reparto gioielli. Chiedo del direttore, e lui entrando e mi dice: “Laurence Graff, cosa ci fai qui?”Era un piccolo gioielliere del Nord dell’Inghilterra che avevo incontrato quando giravo per il Paese. Che coincidenza! Mi disse che aveva bisogno di prodotti da vendere. Così andai in Inghilterra e in un mese creai una collezione per lui».
Le sue fortune sono iniziate con il sultano del Brunei?
«No, avevo già avuto successo quando lo incontrai. Ero già stato più volte nel Brunei, ma la mia fortuna non è iniziata lì. Anni dopo a Londra il Sultano entrò nel nostro negozio, a Knightsbridge e disse: “Venivi in Brunei. Mi ricordo di te. “Poi ho conosciuto la sua famiglia e la moglie. Nel corso degli anni hanno collezionato magnifici gioielli Graff».

Si è specializzato in diamanti?
«Gioielli con diamanti e pietre preziose, le più rare. Abbiamo cercato i migliori diamanti del mondo e abbiamo progettato i gioielli per dargli il maggior risalto possibile. Ho aperto un nuovo negozio a Knightsbridge, il Medio Oriente era ricco e venivano a comprare a Knightsbridge. Conoscevo ogni membro delle famiglie reali. Sedevo per terra con loro e vendevo gioielli. Ho viaggiato tutta la vita. Poi ho iniziato a comprare alle aste e sono diventato il più grande acquirente di pietre importanti».
E la vendita al dettaglio?
«Avevo notato che alcune case francesi si stavano espandendo. Mi colpì una parola letta sui giornali. Marchio. Capii che valeva più del giro d’affari. Così creai un marchio e feci pubblicità. Ho lavorato con un famoso parrucchiere e ho messo un milione di dollari di diamanti nei capelli di una modella. La foto fece il giro del globo. Tutto è cambiato nel mondo perché i marchi sono cresciuti ed è iniziata la vendita al dettaglio».
Segue ogni fase del processo?
«Lavoriamo i diamanti grezzi. In questo secolo oltre il 60% dei grandi diamanti del mondo sono stati acquistati grezzi e tagliati da Graff. E tra questi molti rappresentano in assoluto la migliore qualità nel loro genere. Stiamo lavorando ora al più grande diamante grezzo esistente, il Lesedi La Rona, di 1109 carati. È un affare rischioso, riuscire a tagliare queste pietre e commercializzarle. Noi ne comprendiamo le potenzialità. Le tagliamo. Le trasformiamo in gioielli. E le vendiamo. Noi possiamo fare tutti questi passaggi. Perciò siamo al centro dell’attenzione».

Quanto conta la qualità?
«È la cosa più importante. Quando hai gli ingredienti migliori puoi produrre qualcosa di davvero eccezionale».
Lavora ancora a tempo pieno?
«Continuo a seguire nuove idee e progetti, ma
non sto sempre in ufficio.

Londra è una città fantastica, è la nostra casa, ma ora abbiamo quasi 60 negozi in tutto il mondo. Siamo un’azienda globale. Mio figlio è il nostro amministratore delegato e anche mio fratello e mio nipote collaborano con noi. Lavoriamo a stretto contatto, parliamo costantemente, siamo un’azienda di famiglia».
traduzione di Carla Reschia