Il Sole 24 Ore, 18 marzo 2018
L’Italia salvata dai migranti?
La posizione di Stefano Allievi, autore di Immigrazione. Cambiare tutto (Laterza, 142 pagg., 14 euro), è esplicita: il fenomeno migratorio in Europa è strutturale, e presentarlo come un’emergenza è un grave errore. Tra le tante soluzioni concrete che il libro propone ci sono due analisi che colpiscono molto. La prima riguarda “i motivi” delle partenze. Perché si è disposti a tutto pur di raggiungere l’Europa? Certamente a causa delle guerre, delle carestie, delle persecuzioni. Ma Allievi sottolinea l’aspetto economico, affatto secondario. In Italia il Pil pro-capite annuo è di 30.507 dollari, mentre in Europa è di 39.317 dollari. Guarda caso i Paesi da cui parte il maggior numero di migranti hanno un Pil pro-capite bassissimo (233 dollari Sudan, 411 Nigeria, 469 Gambia, 565 Afghanistan, 645 Burkina Faso). Il secondo dato che Allievi analizza è quello demografico. In Italia, su 60.589.445 abitanti, più di 5 milioni sono cittadini stranieri (l’8,3 per cento). Al 31 dicembre il saldo dell’Italia è negativo per 76.106 unità. Questo significa, dati alla mano, che il nostro Paese non sta subendo un calo solo grazie agli immigrati.