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 2017  dicembre 14 Giovedì calendario

Vedi Napoli e poi sbatti

Non ci sono solo i peccati dello studente che copia la versione in classe con lo smartphone tenuto sotto il banco. C’è anche chi ha pensato di sostenere l’esame per la patente, negli uffici della motorizzazione, aiutandosi con un telefonino e un auricolare. Gli esaminatori però lo hanno beccato, insospettiti dal fatto che il giovane candidato portasse ripetutamente alla bocca un oggetto scuro. La scena vista e rivista attraverso le telecamere: un ragazzo di trent’anni aveva tra le mani un microfono collegato a un auricolare e a un telefono cellulare occultato in una tasca dei pantaloni. Bocciato e denunciato. 
L’ultima evoluzione dei furti negli appartamenti? Eccola, sempre a Napoli: in soffitta il vecchio calco di gesso per riprodurre chiavi, una foto con lo smartphone e il gioco è fatto. Con questo ingegnoso meccanismo, sfruttando app e programmi informatici in grado di ricostruire alla perfezione chiavi di casa di ogni tipo, anche le più moderne, una banda di ladri era riuscita ad entrare, quasi indisturbata, in case e uffici, tra il centro di Napoli, la Campania e il Basso Lazio. Il modus operandi era tanto semplice quanto efficace: pochi scatti, rubati di soppiatto, e i file con le foto delle chiavi finivano a girare su alcuni programmi informatici che estraevano tutti i dati utili per l’identificazione e la riproduzione. Una volta ottenuto il “bozzetto” perfetto delle chiavi da riprodurre, a quel punto venivano duplicate perfettamente dall’organizzazione. Alle gesta della banda delle fotografie ha posto fine l’inchiesta della Squadra Mobile di Napoli che ha ricostruito le strategie dei ladri che con questo sistema, nel periodo che va da marzo a maggio di quest’anno 2017, sono riusciti a portare a termine sette colpi. Diciamolo: la guida con lo smartphone non rientra tra questi comportamenti criminali. Ma causa morti, feriti, danni. E rivela una sciatteria civica di cui Napoli non riesce a liberarsi. Anzi, in qualche occasione, ne sembra addirittura orgogliosa.