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 2017  dicembre 16 Sabato calendario

Icarus compra La Lama: 50 milioni di euro

Si registrano movimenti alla Nuvola di Fuksas. Dopo aver prorogato per tre volte la data di scadenza del bando, ieri sono state aperte le buste con le offerte di acquisto dell’hotel La Lama. Ad aggiudicarsi la struttura alberghiera di 439 stanze, in stato “shell and core” – ossia cui mancano interni e impianti – è la Icarus Spa, società che gestisce due hotel Hilton a Fiumicino. Il prezzo? 50 milioni e 600mila euro, poco più della base d’asta fissata a 50 milioni. «L’atto definitivo verrà sottoscritto nei primi giorni del 2018», si legge su una nota di Eur Spa. Ed è proprio da questo termine, “atto definitivo”, che si deve partire per comprendere la delicatissima partita che ora la partecipata si gioca col Comune di Roma. Amministrazione comunale che, oggi più che mai, ha poco tempo per risolvere i problemi intorno all’edificio. Chissà se le 102.179 persone che hanno visitato la Nuvola nei 5 giorni di Più Libri più Liberi sanno di aver attraversato un edificio a cui manca la certificazione di agibilità. Già, fin quando i due metri di marciapiede che rosicchiano viale Europa restano al loro posto, non si può procedere al collaudo. Niente collaudo, niente agibilità. La traslazione, unita alla “storia infinita” del piano parcheggi (19mila metri quadri di posti auto che per legge Eur deve rendere al Comune: dopo 3 anni di proposte scartate, Eur ha individuato dove realizzarli, ora manca la delibera comunale) ha portato allo slittamento della vendita della Lama. Troppo alto il rischio, per il potenziale acquirente, di ritrovarsi un edificio da 50 milioni inutilizzabile per questioni burocratiche. L’hotel complementare al centro congressi è stato messo a bando il 4 agosto 2016, con scadenza al 15 settembre, poi prorogata al 30 aprile 2016. Ma non c’erano interessati: da lì il rinvio al 30 giugno 2017, poi al 15 dicembre. «Abbiamo presentato tutti gli elementi al compratore in modo che potesse fare un’offerta tutelante dal suo punto di vista spiega l’amministratore delegato di Eur Spa Enrico Pazzali – ora mi aspetto che il Comune faccia la sua parte». I tempi sono fissati: entro il 31 gennaio Palazzo Senatorio deve indire la conferenza dei servizi per avviare i lavori di ripristino del marciapiede, che verranno eseguiti dai costruttori del complesso, Condotte Spa. Eur ha già provveduto a a pagare una sanzione amministrativa di 15mila euro il 3 novembre e a presentare, il 15 novembre, il progetto al Dipartimento Programmazione e Attuazione Urbanistica. «Bisogna semplicemente ridurre il marciapiede e rimettere i tigli in linea con gli altri alberi di viale Europa, un lavoro molto semplice», continua Pazzali. «Non si possono escludere il 100% dei problemi, ma è presumibile che per fine marzo sia tutto a posto», assicura l’ad. Nel caso il Comune dovesse ritardare «il contratto di vendita scadrebbe, a quel punto sarebbe giusto che ce ne andassimo tutti a casa», conclude Pazzali. Il tempo è poco, la burocrazia lenta. E la posta in gioco molto alta.