Corriere della Sera, 15 dicembre 2017
«Storie, inchieste, narrazioni per un’editoria di qualità»
Il nome evoca lo storico indirizzo del «Corriere della Sera». Il logo richiama le iniziali della testata. Il rapporto con il giornale, di ispirazione e stimolo ma anche di reciproca autonomia, sarà dunque, fin dal principio, uno dei punti di forza e di originalità di Solferino, la casa editrice con cui Urbano Cairo, presidente e amministratore delegato, riporta Rcs MediaGroup nel settore dei libri. Un nuovo marchio che vuole fare della qualità e dell’eclettismo le sue parole d’ordine.
Da oltre un secolo via Solferino 28, la sede del «Corriere», è la «casa» di grandi scrittori come Dino Buzzati, Italo Calvino, Eugenio Montale, Pier Paolo Pasolini e di tanti altri protagonisti della cultura italiana. E proprio da questa storia la casa editrice intende partire. «Fin dal nome vogliamo sottolineare il forte legame con il quotidiano», spiega Luisa Sacchi, che dirige il nuovo marchio. «Il giornale è un grandissimo bacino di storie e informazioni, così come di talenti, sperimentazioni, nuovi generi e scritture. Dunque la testata sarà da questo punto di vista un costante stimolo e spunto. Ma non ci saranno travasi scontati: nessuna firma che in modo automatico diventerà un autore di Solferino né, viceversa, nessun autore della casa editrice che diventerà conseguentemente un collaboratore del “Corriere”». La sintesi grafica di questo tipo di relazione è proprio il logo della casa editrice, disegnato dallo studio milanese World of DOT di Francesca Leoneschi: una «C» e una «S» come per il «Corriere della Sera» ma comunque diverse da quelle della testata, a testimoniare vicinanza e insieme libertà.
Quanto ai generi, Solferino sarà una casa editrice di saggistica, narrativa, poesia, varia e avrà titoli dedicati ai ragazzi. «Vogliamo offrire storie, inchieste, narrazioni che nella loro varietà portino un contributo di verità, di riflessione e di passione civile. Crediamo nella qualità dei lettori – dice Sacchi —, ci impegneremo per la qualità dei libri».
La squadra è pronta. Carlo Brioschi, già editor della saggistica alla Rizzoli, sarà l’editor di tutti gli autori italiani per la saggistica ma anche per la narrativa; Giovanna Canton, già editor della narrativa straniera alla Rizzoli e rights manager di importanti case editrici italiane, sarà per Solferino l’editor di tutti gli autori stranieri sia per la narrativa sia per la saggistica, oltre che rights manager di tutto il sistema libri; Marco Garavaglia seguirà per Solferino i titoli di varia e continuerà a rappresentare la direzione editoriale della Cairo Publishing; Domenico Errico sarà il direttore commerciale e marketing.
Solferino può anche contare su una ricca esperienza già accumulata in oltre dieci anni di attività editoriale con i libri a marchio «Corriere della Sera», venduti in edicola. Un programma che proseguirà, concentrandosi sulle collane realizzate in collaborazione con altri editori italiani. Nel 2018 ad esempio, grazie a un accordo con Einaudi, il «Corriere della Sera» andrà in edicola con l’opera completa di Philip Roth e di Primo Levi.
«Il lavoro degli anni passati – ricostruisce Sacchi – è stato un grande laboratorio che ci ha permesso di conoscere in modo approfondito i nostri lettori. Abbiamo anche vinto qualche sfida che sembrava complicata, vendendo con numeri significativi raccolte di poesia, saggi di filosofia, moltissimi volumi di storia. Non dimenticheremo queste esperienze e con Solferino guarderemo a materie che di solito vengono considerate difficili e sfidanti come aree di interesse e vivacità».
Quanto ai nomi, ci saranno sicuramente diverse grandi firme del «Corriere» che diventeranno autori della casa editrice, così come accadrà ad alcuni romanzieri che hanno scritto o scrivono sulle pagine del giornale. Ma Solferino dichiara di impegnarsi anche, da subito, nella ricerca di nuove voci. Quindi, dal primissimo gruppo di titoli che saranno pubblicati, ci saranno alcuni giovanissimi esordienti, sia nella narrativa sia nella saggistica. «Il grande sistema Rcs – annuncia Sacchi – sarà messo a disposizione sia di autori che potranno massimizzare risultati già importanti sia di autori che iniziano un percorso».
Il primo gruppo di titoli uscirà a maggio e in quel mese alcuni autori saranno ospiti del Salone di Torino. Entro il 2018 sarà pubblicata una quarantina di libri ma già nella prima rosa, fa sapere la casa editrice, «sarà rappresentato tutto il senso della nostra ricerca». Ci saranno cioè tutti i generi. Per i ragazzi, in particolare, svela Sacchi, considerando il periodo dell’anno in cui lo slot uscirà, «proporremo alcune letture estive». In quest’ultimo settore, che Solferino considera un fiore all’occhiello, «la scelta sarà concentrata ma molto approfondita e valoriale. Riteniamo una grande responsabilità quella di pensare ai nostri giovani lettori».
I titoli di Solferino usciranno in edizione cartacea e in ebook e saranno acquistabili, in entrambi i formati, negli store online. La grande particolarità sarà invece che potranno essere venduti sia in libreria sia in edicola. Per l’esattezza: tutti saranno disponibili in libreria e una buona parte su entrambi i canali, nella convinzione che i due tipi di vendita siano complementari e che dunque possano essere di aiuto l’uno per l’altro. Solferino assicura che la sua proposta sarà rispettosa sia delle edicole sia delle librerie, cui sarà offerta un’omogeneità di prezzo e di tempistica.
Entrambi i canali potranno inoltre contare, fa sapere la casa editrice, sulla spinta promozionale, distributiva, pubblicitaria. Sul fronte della promozione, che include il lavoro degli agenti che girano nelle librerie per far conoscere i titoli, quello degli account che interagiscono con le catene, la grande distribuzione e i siti di ecommerce, è in via di definizione un contratto con Pde, società del gruppo Feltrinelli. A livello di distribuzione in edicola Rcs può già contare su un sistema rodato con M-dis mentre per quella in libreria Solferino sarà seguita da Messaggerie Libri.
«In Italia – conclude Sacchi – vengono prodotti tantissimi bei libri ma spesso rimangono nell’ombra, nell’impossibilità di farsi conoscere dal lettore. Noi su questo garantiremo un impegno particolare. Far parlare dei nostri titoli, incoraggiarne in ogni modo la diffusione è un patto che vogliamo sottoscrivere fin da ora. A favore dei nostri autori, dei nostri librai, delle nostre edicole e, soprattutto, dei nostri lettori».