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 2017  dicembre 16 Sabato calendario

L’Ariston si fa più grande (in attesa del Palafestival)

Festival 2018, l’Ariston si fa più grande. La «casa» della kermesse ha acquisito un palazzo di quattro piani confinante con il teatro. Gli operai sono al lavoro per realizzare nuovi camerini, sale riunioni e spazi per la logistica da rendere già disponibili per l’edizione firmata Baglioni. Mentre la Rai ha richiamato il Comune agli accordi che prevedono la realizzazione del Palafestival, una struttura dedicata alla manifestazione della quale si parla da decenni, la famiglia Vacchino è passata all’azione.
Il costo dell’operazione è di qualche milione di euro. La superficie si aggira intorno ai 600 metri quadrati. E già quest’anno ci sarà un appartamento-camerino riservato per il direttore artistico. «Una sorpresa per Baglioni», hanno commentato i fratelli Carla e Walter Vacchino, che hanno reagito da imprenditori allo scenario di un trasloco della manifestazione. Se e quando si farà il Palafestival (tra progettazione, finanziamento e lavori non meno di una decina d’anni) potranno sempre riconvertire quell’immobile.
Al tempo stesso hanno dato un taglio netto alle lamentele di chi da tempo protestava per gli spazi angusti del teatro. Primi tra tutti i cantanti e, più di recente, Paolo Bonolis che aveva addirittura condizionato il suo ritorno a Sanremo all’individuazione di una nuova sede.
E il Palafestival? Il progetto che si trova in Comune è ambizioso. Una struttura di vetro e acciaio affacciata sul lungomare dedicato a Italo Calcino, in pieno centro. Per realizzarlo sarà necessario costruire nuove scogliere e strappare anche un po’ di spazio al mare e alle spiagge. Sarà alto una quindicina di metri, con una sala da 4 mila spettatori, ideale per le riprese televisive, esercizi commerciali, probabilmente anche il museo del Festival e parking sotterraneo.
L’intenzione è quella di procedere con un project financing che veda il Comune (che ha accantonato i fondi messi a disposizione dalla Rai) promotore dell’operazione insieme ai privati (che si occuperebbero della gestione). E proprio la famiglia Vacchino, che all’Ariston ha fondato una compagnia di balletto e che presenta un ricco cartellone di eventi nazionali, potrebbe essere il primo partner interessato al business insieme al casinò e ad altri investitori (introiti notevoli arriverebbero da parcheggi interrati, locazione degli spazi per concerti e convention).
Il Festival, nato nel 1951 al salone delle feste del casinò, all’Ariston era arrivato nel 1977. Quest’anno, dopo 40 anni, si troverà sicuramente più comodo. Poi si vedrà.