La Stampa, 16 dicembre 2017
Apre il primo bar con gufi e rapaci. L’ira degli animalisti: Liberiamoli
I «Gufo-bar» sono diventati ormai una moda in Giappone dove si può sorseggiare tranquillamente un drink in compagnia dell’animale della saga di Harry Potter. Da oggi anche l’Italia ha il suo primo locale gli affascinanti pennuti notturni con all’interno. L’Owl Café Italy apre questo pomeriggio a Palazzolo sull’Oglio, cittadina di 20 mila anime in provincia di Brescia e a pochi chilometri dal confine con il territorio Bergamasco.
L’attacco sui social
L’iniziativa, nata negli scorsi mesi da tre ventenni del posto, è però già finita al centro della bufera. Su Facebook infatti la pagina omonima del nuovo locale è stata letteralmente ricoperta da minacce e insulti, sebbene i carabinieri non abbiano ancora raccolto alcuna denuncia per minacce di morte. Sono tante, infatti, le persone contrarie e scettiche nei confronti della curiosa trovata che a Tokyo e in altre città giapponesi ha spopolato in poco tempo.
Crociata degli animalisti
E mentre i titolari dell’Owl Café questo pomeriggio alle 15 taglieranno ufficialmente il nastro, gli animalisti di Meta (Movimento etico tutela animali) prenderanno parte a una manifestazione di protesta, proprio davanti al locale situato nel centro storico di Palazzolo sull’Oglio. Diversa invece la presa di posizione da parte della Lipu (Lega italiana protezione uccelli) che pur ribadendo la sua completa contrarietà nei confronti dell’iniziativa, non parteciperà al presidio. «Riteniamo che si tratti di una scelta fortemente diseducativa esporre animali appartenenti alla fauna selvatica in un bar – spiega il presidente Fulvio Mamone Capria – perciò condanniamo questa scelta di spettacolarizzazione da parte dei gestori. Tuttavia, invitiamo a mostrare il dissenso in maniera civile e non urlando slogan oppure scendendo in piazza».
L’inaugurazione a rischio
Eppure, dentro l’Owl Café i cinque esemplari di gufi, allocchi e barbagianni non resteranno chiusi nelle gabbie. Piuttosto alloggeranno in una stanza con i vetri oscurati, accessibile solamente al personale e a turno verranno esposti su appositi posatoi all’interno delle due sale bar. Un ambiente rilassato e tranquillo nel quale poi potranno riposare senza essere disturbati. A occuparsi di loro è uno dei tre soci che ha addestrato i cinque esemplari con cura.
Inoltre, a differenza della maggior parte degli esercizi commerciali giapponesi, non sarà possibile scattare fotografie oppure accarezzare gli animali. «Il primo “Gufo-bar” italiano nasce dunque con lo scopo di avvicinare questa curiosa specie di uccelli all’uomo, smentendo così i pregiudizi nei loro confronti», si legge in una nota scritta dai gestori del locale. Idea che però, almeno d’impatto, non è piaciuta a molti, data la grande quantità di giudizi negativi ricevuti. E tra i partecipanti della manifestazione di oggi c’è anche chi non nasconde il desiderio di raggiungere il bar per liberare gli uccelli.