Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2017  dicembre 14 Giovedì calendario

Gli italiani mantengono parenti e amici con 800 milioni al mese

Un fiume di denaro, circa 800 milioni al mese (10 iliardi l’anno), viene travasato periodicamente tra familiari e amici. Per fare fronte a bollette, conti da pagare, urgenze o perfino la corsa di taxi e la pizza in trattoria. L’ultima frontiera del welfare familiare si chiama prestito circolare. Doxa ha realizzato a fine novembre un sondaggio tra 1.007 italiani (tra i 18 e i 64 anni), per approfondire le dinamiche dei flussi di denaro tra consanguinei e amici. 
Ne è saltato fuori che almeno 1 italiano su 5 (il 22%), presta abitualmente quattrini ad amici e parenti. E che almeno il 13% chiede aiuto. O quanto meno confessa di chiederlo, dettaglio non trascurabile considerata la proverbiale riservatezza degli italiani a raccontare i fatti propri. Non si tratta solo della paghetta che la nonna può allungare al nipote. In ballo c’è una costanza di flussi che lasciano intuire una necessità colmata con puntuale periodicità. Insomma, si conferma che le famiglie più mature (genitori e parenti ma anche amici), iniettano periodicamente liquidità nelle tasche di figli e congiunti vari. 
Non si tratta, evidentemente, di coprire emergenze e imprevisti. Ma di una modalità di sostentamento intergenerazionale ormai accertata. 
E non c’è solo l’iniziezione di liquidità Spesso “viaggiano” anche prodotti e merci, oltre a servizi alla persona. Istituti come Nielsen e MaterCom analizzano da tempo i comportamenti d’acquisto. Ne salta fuori che i nonni sono tra i primi che acquistano pannolini, latte in polvere, prodotti per la prima infanzia. Un travaso di ricchezza e beni materiali che è diventato una vera e propria tendenza di mercato. 
Le carte di fidelizzazione, i concorsi a premi della grande distribuzione organizzata, le campagne promozionali dedicate raccontano chiaramente i comportamenti di spesa per fascia di età. Segnale di un’economia familiare che arranca e si aggiusta come può. Proprio come i prestiti periodici tra familiari. Non si tratta solo dei normali lasciti ereditari, ma di bonifici periodici o elargizioni in natura e beni, che erodono man mano il patrimonio familiare. 
Dall’indagine realizzata su incarico di Circle Pay (applicazione che consente pagamenti e scambi di denaro anche con un semplice messaggino), salta fuori la generosità degli italiani. Così come la crescente necessità di chidere un prestito. E la nuova frontiera non poteva che essere “social”. Se è vero che un prestito si chiede solitamente di persona, le piccole richieste di aiuto finanziario viaggia ormai con un messaggino, o meglio ancora con una telefonata. Anche chi presta preferisce superare l’imbarazzo della richiesta di restituzione tramite cellulare o e-mail. 
Secondo il sondaggio ogni mese il 39% degli italiani presta almeno 10 euro a familiari e amici. Il 18% presta almeno 50 euro e il 7% oltre 100 euro. Solo il 26%, invece, chiede importi superiori ai 10 euro. Consideriamo che sono oltre 37 milioni gli italiani di età compresa tra i 18 e 64 anni (dati Istat), i piccoli prestiti tra amici e parenti, ogni mese, dovrebbero ammontare a circa 800 milioni di euro. 
Solitamente si tratta di piccole cifre. Ma che scomposte per fasce di età mostrano la fragilità di alcune generazioni e la necessità di ricorrere a parenti ed amici anche per modesti impegni. Gli intervistati che prestano quantità di denaro più ingenti oltre i 50 euro sono gli uomini (22% rispetto al 15% delle donne), e le persone di età compresa tra i 55 e i 64 anni (24%). Pure i “millennials” (i nati tra i primi anni Ottanta e la fine degli anni Novanta) prestano denaro, anche se più spesso e per importi più contenuti (il 33% fino a 25 euro). 
C’è poi l’aspetto della restituzione. Solo il 18% chiede indietro il denaro quando si tratta di cifre inferiori ai 25 euro, mentre l’11% degli italiani ammette di chiedere raramente indietro il denaro anche quando si tratta di cifre elevate. Il 29% dei Millennials garantisce di reclamare «qualsiasi cifra». Curiosità: il 57% degli intervistati presterebbe denaro a una celebrity, sicuri di riaverlo indietro appena possibile. Il 26% presterebbe denaro a Francesco Totti e il 19% a Valentino Rossi. Ma nella graduatoria dei primi dieci non c’è neppure un politico.