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 2017  dicembre 13 Mercoledì calendario

Camere Vianello

«Grasso e Boldrini sulle orme di Fini»: il fatto che Renzi l’abbia detto un paio d’anni dopo Libero non lo rende meno vero, solo che ora siamo oltre. Decisamente. Abbiamo passato anni a scrivere che l’ex presidente della Camera Gianfranco Fini “strabordava” e altri anni a tuonare contro i nominati, così l’incazzatura si è sfibrata e abbiamo tollerato che due nominati strabordanti usassero le loro poltrone da capistazione istituzionali per farsi notare e preparare il partitello: chi con più creanza e discrezione e chi con tutta la protervia, tracotanza e spocchiosità che questa disgraziata Seconda Repubblica ha portato con sé. In attesa che la coppia si unisca in matrimonio politico (il 22 dicembre, dice qualcuno) del vulnus istituzionale non gliene frega niente a nessuno: perché è già in onda Camere Vianello, la sit com dove lui tenta disperatamente di leggere il giornale (e confonde foglioline, natura da proteggere e genere femminile) e lei se la tira restando zitta, ma agitando le gambe sotto le coperte. Ora: Fini di cazzate ne avrà fatte tante, ma almeno “strabordava” con più serietà e rispetto della propria carica: non usava la Camera per riunire donne urlanti e non andava da Fabio Fazio col simbolino in mano. E non passava da un partito personale (Berlusconi, pardon: Renzi) a un altro partito personale (Grasso) dove le donne di vertice sono in percentuali arabe o sono la Boldrini e Rosy Bindi.