Corriere della Sera, 13 dicembre 2017
Murdoch divide l’impero in due. Sky e Fox passano alla Disney
Per dirla con le parole di Walt Disney, «tutto è cominciato da un topo». Ma ora il gruppo di animazione nato negli anni 20 e che ha fatto di Topolino il suo protagonista indiscusso, potrebbe avere anche i supereroi di Marvel, X-Men, i Simpson e il 39% di Sky con i suoi 22,5 milioni di clienti nel Vecchio Continente.
L’affare sembra quasi fatto: Walt Disney e 21st Century Fox potrebbero annunciare l’accordo nelle prossime ore, domani secondo Cnbc. La trattativa con Rupert Murdoch è in effetti in corso da mesi: Disney vuole gli studios cinematografici e televisivi di Fox, Fx, National Geographic, una quota di Hulu ma anche gli asset internazionali di 21st Century Fox, incluso il 39% di Sky. Ma l’obiettivo è rafforzarsi nello streaming per competere con Netflix. Se Walt Disney ha infatti una capitalizzazione di mercato che è circa il doppio di quella di Netflix, quest’ultima è leader mondiale dell’intrattenimento in streaming, con 104 milioni di abbonati. Disney vuole, in questa fase, riposizionare il suo business televisivo online e l’acquisizione delle attività di 21st Century Fox glielo consentirebbe. Lunedì l’ultimo ostacolo alla trattativa è caduto. Comcast si è sfilata dalla corsa spianando così la strada alla rivale. «Non abbiamo mai raggiunto un livello di coinvolgimento necessario per fare una offerta definitiva».
A 21st Century Fox resterebbero invece in portafoglio Fox News e Fox Sports 1. La società dovrebbe restare inizialmente indipendente in attesa che Murdoch decida se riunirla o meno con News Corp. È comunque evidente che dopo aver trascorso anni a creare il suo impero, Murdoch sia pronto a fare un passo indietro. L’intesa con Disney, se raggiunta, dovrà essere approvata dalle autorità di regolamentazione ma se fino a poco tempo fa un via libera sarebbe stato scontato, la partita è ora più incerta dopo il blocco delle autorità alle nozze fra At&t e Time Warner. Le indiscrezioni su un possibile accordo di Fox con un altro gruppo si rincorrevano da tempo, tanto che Lachlan e James Murdoch avevano scritto nei giorni scorsi ai dipendenti rassicurandoli: «Anche se non possiamo commentare le speculazioni di mercato, vogliamo affrontare l’impatto che queste hanno su tutti voi. La nostra attenzione è sulle attività del gruppo e sul benessere di tutti i nostri colleghi», hanno scritto il 7 dicembre in una mail, senza smentire i rumors. Le tempistiche dell’acquisizione comunque coincidono con quelle indicate da Rupert Murdoch in uno degli ultimi incontri con i manager: «Se accade qualcosa, accade a dicembre».
L’operazione con Disney ha un valore di circa sessanta miliardi di dollari e in caso di esito positivo è possibile, come ha scritto nei giorni scorsi il Wall Street Journal, che l’amministratore delegato DisneyBob Iger sia costretto a posticipare (di nuovo) la sua uscita, prevista inizialmente nel 2019. L’ipotesi più accreditata è però che sia chiamato direttamente il figlio minore di Murdoch, James, attuale presidente di Fox, a sostituirlo.