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 2017  dicembre 11 Lunedì calendario

«Gerusalemme è la capitale, come Parigi»

PARIGI Dopo mezz’ora di discussione «molto franca», secondo l’Eliseo, il premier israeliano Benjamin Netanyahu e il presidente francese Emmanuel Macron non hanno nascosto il loro disaccordo in conferenza stampa. L’invito di Macron a Netanyahu risale a novembre e riguardava la crisi tra Libano e Arabia Saudita. Nel frattempo c’è stata la decisione di Donald Trump di riconoscere Gerusalemme come capitale di Israele, e quindi Macron si è trovato ieri ad affrontare la questione davanti al suo ospite. 
Macron ha cominciato condannando «tutte le forme di attacchi contro Israele che hanno avuto luogo negli ultimi giorni», e poi è passato a disapprovare la decisione di Trump perché «contraria al diritto internazionale e pericolosa per la pace». Il presidente francese ha poi ricordato l’attaccamento – un po’ rituale – della Francia alla soluzione dei due Stati, «che può essere trovata solo grazie al negoziato». Macron ha chiesto al premier israeliano «gesti coraggiosi per uscire dall’impasse attuale» – per esempio «il congelamento della colonizzazione» in Cisgiordania – ed è sembrato richiamarlo alle sue responsabilità: «La pace non dipende dagli Stati Uniti o dalla Francia, ma dalla capacità dei dirigenti israeliani e palestinesi a farla». «Give a chance», ha concluso in inglese Macron, citando apparentemente la canzone ( Give Peace a Chance ) di John Lennon.
Come sempre Netanyahu non si è lasciato impressionare. «Parigi è la capitale della Francia, e Gerusalemme lo è di Israele da 3.000 anni. È la nostra capitale, e non la è mai stata di nessun altro popolo. Penso che quando i palestinesi accetteranno questa realtà potremo avanzare in direzione della pace». E sui negoziati, «se Mahmoud Abbas (o Abu Mazen, presidente dell’Anp, ndr ) vuole la pace, venga a sedersi al tavolo delle trattative». 
Al premier turco Erdogan che aveva definito Israele uno «Stato terrorista», Netanyahu ha risposto che «non sono abituato a ricevere lezioni di moralità da un leader che bombarda i villaggi curdi, incarcera i giornalisti, aiuta l’Iran ad aggirare le sanzioni e i terroristi a uccidere innocenti, anche a Gaza». Oggi Netanyahu sarà a Bruxelles, su invito di Federica Mogherini, per partecipare a una riunione informale dei ministri degli Esteri europei. Continuano intanto gli incidenti in Israele. Un agente di sicurezza è stato accoltellato a Gerusalemme, e un missile è stato lanciato da Gaza, senza fare vittim e.