ItaliaOggi, 7 dicembre 2017
Diritto & Rovescio
Pietro Grasso, presidente del senato (e oggi anche capo del partito «Liberi e uguali») è riuscito, per la prima volta in questa legislatura, a essere più svelto di Laura Boldrini che, durante l’intero quinquennio, non gli ha lasciato vincere neanche una partita. Grasso infatti è un’istituzione dalla nascita. Vuole essere popolare (e lo è disperatamente) ma non è disposto a far fatica per diventarlo. Si esibisce ai riconoscimenti («lasciate che gli onori vengano a me», sembra dire) ma non sa come raccattarli. La Boldrini invece è implacabile nel trovare tutte le occasioni per mettersi in mostra. Di fatto però la Boldrini, che aveva vinto contro Grasso tutte le partite di questo tipo, ha poi perso quella decisiva. E oggi Grasso si è personalmente sistemato alla grande mentre lei è rimasta senza un posto e senza credibili sostenitori. Il massimo che adesso possa capitarle è una candidatura da deputata, senza speranze di ulteriori sviluppi. Col rischio, inoltre, di accasarsi con quelli che ti danno la candidatura ma non il collegio sicuro. Mentre Grasso, placidamente, assapora la sua tanto attesa rivincita.