Corriere della Sera, 6 dicembre 2017
Nel museo creazionista, dove convivono uomini e dinosauri
E se Darwin avesse torto? A pensarlo sono 130 milioni di cittadini statunitensi. Il 40% dell’intera popolazione, stando a un sondaggio della Gallup, non crede infatti nelle teorie evoluzioniste, preferendo la tesi creazionista secondo cui la Terra sarebbe nata non più di diecimila anni fa e che, di conseguenza, i dinosauri, per un certo periodo e prima del Diluvio universale che li estinse, avrebbero convissuto con l’uomo.
Un trend confermato dalla fortuna di pubblico registrata dalla ventina di musei antiDarwiniani che, dalla Florida alla California, dal Tennessee al Texas hanno aperto negli ultimi anni. A cominciare dal Creation and Hearth Museum di Santee, a un’ora di auto da San Diego e dalla frontiera con il Messico, oppure dal The Creation Museum di Petersburg, in Kentucky, che il 7 luglio dello scorso anno ha inaugurato una gigantesca Arca di Noè (150 metri di lunghezza per 16 di altezza) visitata da un milione di persone nei primi dodici mesi d’apertura.
A Santee i visitatori vengono invitati a ripercorrere la storia del mondo secondo le fasi del credo creazionista, dalla stanza dei Sei giorni della creazione a quella del Diluvio universal e per poi passare alla Glaciazione, alla Civilizzazione antica, all’ Epoca romana e così via. Il fulcro centrale è però la raccolta di fossili di dinosauri. «Conserviamo qui un corno di triceratopo che evidenzia la presenza di tessuti molli. E gli scienziati sanno che materiale di questo tipo non può essere più antico di 50 mila anni – spiega Eric Rader, project coordinator del museo californiano di Santee —. Ciò conferma come le teorie Darwiniste siano errate: i dinosauri non sono vissuti milioni di anni fa, ma hanno convissuto con l’uomo, come del resto confermano alcuni fossili che conservano insieme le impronte di questi grandi animali con quelle umane, e si sono poi estinti durante il Diluvio universale».
L’Arca di Noè, in effetti, è un pivot fondamentale del credo creazionista. Cioè è il momento del prima – la preistoria – e del dopo – la storia a noi tutti nota. C’è poi una questione culturale che confermerebbe la tesi di tale passaggio (Hegel avrebbe detto) cosmico-storico : «Nel mondo occidentale e orientale – conclude Rader – è pieno di leggende di cavalieri che sconfiggono dragoni, come ad esempio San Giorgio. E cosa sono questi dragoni se non dinosauri?». Convinto lui...