La Stampa, 5 dicembre 2017
Apple, accordo con Dublino. Verserà al fisco 13 miliardi
Apple restituirà all’Irlanda 13 miliardi di euro di tasse non versate a partire dal primo trimestre del prossimo anno. «Abbiamo trovato l’accordo», annuncia il ministro delle Finanze irlandese, Paschal Donohoe, dopo un incontro con la commissaria europee per la Concorrenza, Margrethe Vestager, a margine dei lavori dell’Eurogruppo.
Un colloquio che permette di congelare la procedura d’infrazione aperta contro l’Eire, ma che non risolve il contenzioso legale.
Un’intesa provvisoria
Quella trovata è un’intesa provvisoria, il cui valore à legato alla sentenza della Corte di giustizia che l’Ue dovrà emettere nei prossimi mesi. L’impresa californiana potrebbe infatti anche potersi riprendere indietro l’intera somma.
Tasse allo 0,01%
La Commissione europea è convinta che l’Irlanda abbia sottoscritto con Apple accordi fiscali talmente convenienti da falsare il mercato e le sue regole, stimando una imposizione effettiva pari ad appena lo 0,01% dei profitti e vantaggi economici per l’industria della mela pari a 13 miliardi. Si tratta di aiuti di Stato incompatibili con le normative comunitarie, è l’accusa lanciata dalla Commissione europea. Dublino non ha risposto neppure parzialmente alla richieste di Vestager, che ha avviato una procedura d’infrazione sfociata il 4 ottobre scorso nel deferimento alla Corte dell’Ue.
L’azienda di Cupertino e il governo irlandese trovano ora un compromesso che permette di ridurre le tensioni con Bruxelles. Apple inizierà a restituire i 13 miliardi su uno speciale fondo di garanzia. Si tratta di un conto bloccato, e che tale resterà finché non si esprimeranno i giudici di Lussemburgo.
«Fiducia nella Corte»
Nella Silicon Valley sono certi che i soldi non finiranno mai in Irlanda. La multinazionale a stelle e strisce si dice «fiduciosa che la Corte Ue ribalterà la decisione della Commissione una volta che avrà analizzato tutte le prove».
La Commissione saluta l’intesa positivamente, e si dice pronta a chiudere le procedure in caso di completo recupero dei soldi. Lentamente, a partire dal prossimo anno questo avverrà, ma potrebbe non voler dire niente. L’accordo tra Irlanda e Apple rinsalda l’alleanza tra le due parti, fin dall’inizio contrarie ai rilievi di Vestager.
Adesso si preparano allo scontro frontale legale contro il team Juncker e la sua commissaria per la Concorrenza.