La Stampa, 5 dicembre 2017
La fusione tra Ferrovie e Anas parte entro la fine dell’anno
La fusione tra Ferrovie dello Stato e Anas partirà prima di Natale, e consentirà di aumentare gli investimenti sulla rete stradale l’anno prossimo del 30%. L’annuncio è arrivato dall’amministratore delegato del gruppo Fs Renato Mazzoncini. L’operazione, ha spiegato, consentirà «un’integrazione dal punto di vista dell’ingegneria che è l’aspetto in termini di visione del futuro più interessante». Ma anche sinergie tra le società in termini di manutenzione delle strade e sviluppo di quelle che mancano. «L’ingresso nel perimetro di Fs, il nuovo contratto di servizio e le nostre procedure di gruppo consentiranno di avviare gli investimenti che da anni i cittadini stanno aspettando», ha sottolineato. Di più: l’operazione consentirà un’integrazione di mobilità e un’accelerazione sul fronte delle “smart road” (cioè le strade dotate di sensori, monitoraggio digitale in tempo reale, predisposizione per i futuri veicoli autonomi, e così via). Già partito «un bando per tre lotti, un bando molto innovativo», ha annunciato il presidente dell’Anas, Gianni Vittorio Armani. Le tre tratte interessate sono il Grande raccordo anulare, la Roma-Fiumicino e la Salerno-Reggio Calabria. «Ipotizziamo – ha spiegato – di assegnarli all’inizio del 2018».
Nei giorni scorsi è arrivato dalla Corte dei conti il via libera al contratto di programma di Anas, necessario per la firma del contratto stesso, sarà apposta a giorni. L’ultimo passaggio atteso è poi l’assemblea di Fs per il conferimento delle azioni da parte del Mef. Per quest’ultima «non c’è ancora una data» ma «dovrebbe tenersi tra il 10 e il 20 dicembre», ha precisato Mazzoncini.
Con il conferimento di Anas nel perimetro delle Ferrovie dello Stato, il gruppo gestirà complessivamente una rete di 50 mila chilometri e darà lavoro a circa 81 mila persone. Genererà un fatturato di 10,5 miliardi di euro, investimenti per 8,1 miliardi, con un patrimonio netto totale di 41 miliardi. Nasce insomma un soggetto che punta a competere sui mercati internazionali, soprattutto sul fronte della realizzazione di grandi infrastrutture di trasporto.