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 2017  novembre 12 Domenica calendario

Lo sbarco di Cesare in Gran Bretagna

LO SBARCO DI CESARE CHE FA LITIGARE GLI INGLESI
di Enrico Franceschini
La vittoria ha molti padri, la sconfitta è orfana, ammoniva Tacito, più tardi ripreso da Keats e John Kennedy. Ma anche una sconfitta diventa motivo di orgoglio, se rappresenta l’unica ragione di notorietà del luogo in cui è avvenuta. Si spiega così la disputa fra due cittadine del Kent, contea dell’Inghilterra meridionale, per aggiudicarsi il titolo di località in cui Giulio Cesare cominciò la conquista della Britannia. Finora esisteva una sola versione dei fatti: nel 54 e nel 55 avanti Cristo, il grande condottiero romano, dopo essersi preso la Gallia, attraversò la Manica e sbarcò sulla costa dell’odierno Regno Unito, dove ora sorge il comune di Walmer. Da sempre ritenuta la verità storica, riproposta da un monumento a Cesare nel suddetto paesino, adesso questa ricostruzione viene smentita dal ritrovamento della punta di una lancia alcune miglia più a nord, nella zona di Ebbsfleet. La forma dell’arma e gli esami al carbonio la collocano con certezza nel primo secolo prima di Cristo e nelle legioni di Roma antica. Il fatto che il frammento sia stato rinvenuto in una trincea, parte di ampie fortificazioni, fornisce un indizio in più. «Non ci sono dubbi, lo sbarco fu a Ebbsfleet», afferma l’archeologo Andrew Fitzpatrick dell’università di Leicester, autore della scoperta. Lo studioso trova un ulteriore indizio nella descrizione che lo stesso Cesare fa nel De Bello Gallico: «Il testo parla di una spiaggia e di uno stagno, che corrispondono al territorio di Ebbsfleet, mentre la costa di Walmer è completamente diversa». Probabilmente quest’ultima si aggiudicò il luogo dello sbarco perché la penisola di Ebbsfleet, duemila anni or sono, era una regione paludosa, semi distaccata dalla costa. «Ma non sarebbe stato certo un problema per gli ingegneri di Cesare, che avevano messo i ponti sul Reno», nota l’archeologo. Una cosa è certa: Walmer non intende cedere il primato. «Il monumento resterà dov’è», dichiara il sindaco Pat Heat. E bisogna capirlo. Il turismo da quelle parti è concentrato a Dover, sede delle “bianche scogliere” e dei traghetti per la Francia: per cui il memoriale a Cesare è l’unica speranza di attirare visitatori. Poco importa che il generale romano venne alla testa di un esercito, sottomise i “barbari” locali e mise le basi per la successiva annessione a Roma dell’intera isola fino al Vallo di Adriano. Il Times si schiera con Ebbsfleet, ironizzando: «Veni, vidi, vici, ma non lì». Motto che naturalmente Cesare non pronunciò né a Walmer né a Ebbsfleet, bensì a Zela, nel Ponto, Turchia d’oggi. Ma in una storia in cui due città si contendono una sconfitta, cosa volete che sia una citazione a sproposito.