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 2017  dicembre 02 Sabato calendario

Scamarcio e la pantegana

Spopola sul web il video dell’attore Riccardo Scamarcio, ospite dalla Gruber, che respinge la tesi del declino di Roma grillina con un argomento inconfutabile: anche a New York ci sono i topi per strada. Lui conosce personalmente una pantegana che abita a un semaforo dell’East Village: quando scatta il verde, i passanti si ritraggono per paura di calpestarla. Ora, nessuno dubita che anche la pantegana sia globalizzata, come quasi tutto ciò che non funziona in questo mondo. Ma si fa fatica a comprendere perché l’esistenza di un roditore a piede libero sull’isola di Manhattan dovrebbe rasserenare la convivenza dei romani con gli Aristotopi che ballano il rock sull’isola Tiberina. Scamarcio lo spiega così: perché a denigrare Roma, scrivendo che è piena di sorci, è stato il New York Times, giornale di riferimento della pantegana.
Anche Scamarcio è caduto nella classica trappola per topi di difendere le proprie miserie comparandole a quelle degli altri: io sarò anche incapace di governare una metropoli, come è evidente nel caso di Raggi & paraggi, ma nessuno può criticarmi, dal momento che tutti nell’armadio abbiamo uno scheletro, o almeno una pantegana. Seguendo la logica scamarcista, solo qualche sperduto villaggio lappone potrebbe puntare il dito contro l’inettitudine della Grillocrazia romana. Non New York, dove la metro funziona, le buche vengono riparate e la pioggia scorre nei tombini, ma a un semaforo dell’East Village si ostina a vivere una pantegana sicuramente iscritta al Pd.