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 2017  dicembre 01 Venerdì calendario

Formula 1 a pedali, l’ingegnere volante a 55 km all’ora

Altro che Hamilton e Vettel. Non c’è gara contro l’ingegnere volante di Borgomanero che si è aggiudicato ben nove gare su undici del campionato italiano di Formula Uno. L’unica differenza è che Hamilton corre con mille cavalli, otto cilindri e uno staff di meccanici che non finisce più a disposizione, l’ingegner Marco Ruga può contare solo sull’assistenza della moglie coi panini e sulla forza delle gambe. Perché il suo è il titolo nazionale di campione di Formula Uno a pedali.

Niente ottani né controllo elettronico del motore, ma una scocca che assomiglia a quelle delle «cugine ricche» delle piste, e al posto del motore l’impianto a pedali della bicicletta, adattato alla sagoma del veicolo. Su questi «bolidi» Ruga, che lavora per una grande azienda meccanica del novarese, ha stracciato gli avversari con nove vittorie e altrettante pole su undici gare disputate.
La passione
«Gareggio con un veicolo che costruisco io stesso – racconta – e che pesa 27 chilogrammi, realizzato in acciaio e molibdeno, con la carrozzeria in coroplant. In gara si raggiungono i 55 orari, ed è una bella sfida». Nelle corse a pedali ci sono le stesse tattiche ed emozioni della Formula Uno: «Anche qui è importantissimo conquistare la pole position, sfruttare le scie degli avversari, non sbagliare le curve, anzi, sfruttarle al meglio per non perdere velocità. Anche qui ci si scontra, ma da noi non si è mai fatto male nessuno, al massimo si ammaccano i veicoli e ci si fa una bella risata».
Le piste delle auto a pedali non sono quelle blasonate di Montecarlo, Monza e Silverstone, ma le strade dei paesi: «Sono dei piccoli circuiti che vengono allestiti in paese, ma c’è sempre tanta gente che viene ad assistere e l’entusiasmo dei tifosi non ha niente da invidiare a quello dei bolidi su pista. Nella zona di Milano corriamo anche in un velodromo, su una vera pista, e lì ci possiamo togliere qualche soddisfazione e fare qualche numero nelle paraboliche: l’adrenalina arriva a mille».
Il segreto per vincere nove gare su undici è l’allenamento: «Ogni anno racconta Ruga – percorro circa diecimila chilometri in bicicletta, che è l’altra mia passione, ed infatti a tempo perso costruisco biciclette reclinate, quelle dove corri quasi sdraiato. Chi non le ha mai provato pensa che siano scomode, e invece sono abbastanza semplici da guidare e permettono di raggiungere delle belle velocità. Per gli amici ne ho costruite parecchie e ormai anch’io mi alleno su una bici di questo genere, così mi abituo alla posizione che avrò in corsa».