Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2017  dicembre 01 Venerdì calendario

Diritto & Rovescio

Il presidente francese Emmanuel Macron fa la bocca schifata durante il suo viaggio in Africa. Ce l’ha con l’Europa di cui lamenta «la pusillanimità in Africa». Con i premier di colore che ha incontrato nel suo viaggio, Macron ha detto che «la Francia è stufa di essere sola nel continente africano». E quindi essa si propone di «esercitare il ruolo di coordinatrice, di intermediaria fra i due continenti». «È la fine», scrive le Figaro, «della Francafrica e largo all’Eurafrica». Il fatto vero è che Parigi non ha più né i mezzi economici né quelli militari per continuare a guidare i molti stati africani nei quali era leader. Macron quindi rinuncia a un ruolo che non riesce più a svolgere per mancanza di mezzi. E si propone per diventare l’intermediario fra l’Europa e l’Africa. Ma questo è un ruolo inventato e fasullo. Se l’Europa vuole aiutare l’Africa, non ha bisogno di nessun intermediario. Lo fa da sola, a livello europeo. Anche se, mentre giochiamo con le parole, la Cina, in Africa, c’entra sul serio, insediandosi alla grande, con soldi, progetti e iniziative.