Il Sole 24 Ore, 1 dicembre 2017
Precipitano le relazioni May-Trump. La premier britannica offesa dall’ultima risposta del numero uno della Casa Bianca
Un tweet ha demolito la “special relationship” tra Londra e Washington. La Gran Bretagna ha reagito con indignazione ieri al messaggio aggressivo che il presidente americano Donald Trump ha inviato via twitter alla premier Theresa May.
«Theresa, non puntare su di me, concentrati sul terrorismo islamico radicale distruttivo che è presente nel Regno Unito. Noi stiamo bene». Questo il tweet di Trump, una reazione stizzita alle critiche al suo operato fatte poche ore prima dalla May, ma anche un attacco inaudito a uno dei più solidi alleati degli Usa.
Downing Street aveva criticato Trump per la sua scelta «sbagliata» di ritwittare tre video violenti e anti-islamici, postati dal gruppo di estrema destra Britain First. Ieri la May, in visita in Medio Oriente, ha ribadito la sua condanna del gesto di Trump e non si è lasciata sfuggire l’occasione di ribattere al suo ultimo tweet. Gli Stati Uniti dovrebbero fare di più per combattere l’estremismo di destra, ha detto la May.
«È chiaro che ritwittare da Britain First è stata una cosa sbagliata», ha dichiarato la premier, perché si tratta di una «organizzazione odiosa» che punta a dividere la società. «Il fatto che lavoriamo insieme non vuol dire che abbiamo paura di dire quando pensiamo che gli Stati Uniti abbiano fatto un errore, e di dirlo in modo molto chiaro», ha sottolineato la May.
È la prima volta che la May commenta i tweet di Trump. La “special relationship” tra Washington e Londra ha ancora più importanza per la Gran Bretagna ora che ha deciso di lasciare l’Unione Europea e punta a siglare accordi commerciali con altri Paesi.
La May era stata la prima leader a precipitarsi a Washington poco dopo l’inaugurazione di Trump in gennaio, ed era stata criticata dalla stampa britannica per avere camminato mano nella mano con il presidente e per averlo invitato a una visita di Stato in Gran Bretagna.
Diversi politici britannici, tra i quali Sadiq Khan, il sindaco musulmano di Londra, ieri hanno chiesto al Governo di revocare l’invito a Trump, ma la May ha insistito che la visita avrà luogo anche se non è stata ancora fissata una data.
L’ambasciatore britannico a Washington, Kim Darroch, ha fatto sapere di avere sollevato la questione con la Casa Bianca e in un tweet ha scritto che «i cittadini britannici respingono la retorica piena di preconcetti della destra estrema che punta a dividere le comunità e a erodere la decenza, la tolleranza e il rispetto».
La decisione del presidente Usa di ritwittare i video di un’organizzazione di estrema destra aveva già causato costernazione in Gran Bretagna, che quest’anno è stata colpita da attentati terroristici di matrice islamica a Manchester e Londra che hanno ucciso 36 persone.
La costernazione è poi diventata rabbia e indignazione ieri dopo il messaggio aggressivo di Trump alla premier. In Parlamento, deputati di tutti i partiti hanno criticato il presidente. Vince Cable, leader del partito liberaldemocratico, ha definito Trump «un perfido razzista», mentre l’arcivescovo di Canterbury Justin Welby ha detto che è «profondamente inquietante che il presidente Usa abbia scelto di amplificare la voce degli estremisti di destra».