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 2017  novembre 28 Martedì calendario

Castello delle Cerimonie: De Luca dà 73 mila euro alla fiction sull’hotel dei clan

La domanda è la seguente: può un programma come il Castello delle Cerimonie – erede del Boss delle Cerimonie del fu don Antonio Polese, con matrimoni e battesimi festeggiati tra i lussi pacchiani di un albergone di provincia, la “Sonrisa” di Sant’Antonio Abate, al centro di una condanna in primo grado per lottizzazione abusiva, tra musiche neomelodiche e fontane e stucchi, che offre spaccati trash di una certa napoletanità a metà tra il colore dei vicoli e la Gomorra di Saviano – godere di 73.000 euro di finanziamenti della Regione Campania? E a porla non è un acerrimo nemico del governatore pd Vincenzo De Luca, bensì un consigliere della sua maggioranza, il verde Francesco Borrelli.
L’interrogazioneè rivolta a De Luca, tira in ballo la Film Commission Regione Campania presente nell’organismo che ha deliberato il finanziamento, e vuole una risposta scritta. Siamo curiosi di sapere come il governatore spiegherà quella che è una scelta formalmente ineccepibile per una trasmissione televisiva di successo che produce utili e posti di lavoro, ma che pone più di un dubbio sulla qualità del messaggio che rimbalza ai telespettatori meno smaliziati. Per non parlare di quelli più smaliziati, o semplicemente meglio informati: che ricordano il Grand Hotel “La Sonrisa” come location di ben altri matrimoni celebrati per sancire alleanze tra clan camorristici, o la condanna passata in giudicato per favoreggiamento a Raffaele Cutolo inflitta a don Antonio Polese, scomparso un anno fa, che querelava senza indugio chi ricordava vicende sulle quali invocava l’oblio. Una delle vittime delle sue azioni legali fu il sottosegretario alla Giustizia Gennaro Migliore, firmatario di un’interrogazione parlamentare. Migliore è stato prosciolto senza nemmeno andare a processo.
Dal management della “Sonrisa” ricordano che il contributo pubblico non riguarda la struttura alberghiera, ma la produzione televisiva, la “B&B film Srl”. Mentre il presidente di Film Commission, il sopraffino critico cinematografico Valerio Caprara, si limita a un commento tecnico: “Il finanziamento è solo il passaggio finale di un bando molto preciso e dettagliato”. Caprara è colui che sgattaiolò via inorridito alla proiezione riservata di Matrimonio al Sud con Massimo Boldi e Biagio Izzo. Era ambientato alla Sonrisa.