Libero, 24 novembre 2017
Ti piace la donna di gomma? È tua a 100 euro per un’oretta
L’avanguardia della prostituzione sono i bordelli di bambole, in cui gli uomini possono scegliere tra un rapporto sessuale con una escort ed uno con una sexy donna di plastica, abbigliata secondo i gusti ed i canoni estetici del cliente. La prima casa di piacere di questo tipo in Europa, aperta 24 ore su 24 e 7 giorni su 7, è stata inaugurata a Barcellona lo scorso febbraio ed è frequentata sia da uomini soli che da coppie che desiderano giocare con una sex doll senza che questo “ménage à trois” metta in crisi la relazione dal momento che andare a letto con un oggetto inanimato non viene considerato un tradimento e non suscita gelosie. Eppure queste bambolone iperrealistiche, realizzate con elastomero termoplastico, soddisfano e fanno proprio perdere la testa, tanto da avere clienti fissi, disposti a pagare anche oltre 100 euro per un’ora di piacere. Si chiama Lumidolls la società che importa dal Giappone i fantocci per poi venderli, o affittarli al bordello Apricots di Barcellona, o a domicilio al costo di circa 240 euro l’ora.
L’ultima pupa arrivata nella scuderia, nonché la più richiesta, è l’asiatica Yoko, 152 cm di altezza, che è dotata di un sistema di riscaldamento che le mantiene una temperatura costante di 37 gradi. Poi ci sono la biondissima Katy, alta 170 cm, super maggiorata; Kanda, 155, e Lily, 161.
Kanda ha le palpebre abbassate, la bocca socchiusa ed una smorfia di piacere sul volto che non cambia mai. Lily, invece, ha un viso angelico ed innocente. Insomma, ce n’è per tutti i gusti. Le ragazze di plastica possono indossare una tuta aderente, come se fossero pronte per una corsetta al parco, biancheria sexy, una divisa da collegiale, o un completo da donna in carriera.
Le bambole vengono disinfettate accuratamente dopo ogni incontro sessuale, tuttavia ai clienti viene consigliato di indossare il preservativo, di certo non per scongiurare la nascita di un bambolotto. Le sex dolls sono disposte a tutto, come si legge sul sito della società che le importa, pur di soddisfare le fantasie di chi le noleggia, ma non si reggono in piedi.
I modelli più costosi sul mercato hanno installato nella testa una specie di cervello artificiale che consente loro di gestire delle conversazioni. Nulla di complicato. Non discuteranno di tematiche esistenziali né di politica o di letteratura, bensì ci si può scambiare qualche battuta a sfondo sessuale. Guai ad eiaculare sui loro capelli, potreste poi dovere risarcire i danni.
Non chiedono nulla, non si aspettano niente, non giudicano, non deludono e non restano deluse davanti a partner poco dotati, non dicono di no a nessun tipo di richiesta, non c’è il rischio che poi accusino di molestie sessuali chi ha toccato loro il fondoschiena, le bambole di silicone rappresentano le amanti perfette, con le quali tradire la propria donna senza sensi di colpa e conseguenze. Le moglie e le compagne dei clienti fissi delle escort di silicone non si sentono minacciate dal fatto che i loro partner frequentino delle bambole, anzi questo le conforta: i loro uomini non le lasceranno mai per mettersi con un fantoccio.
In fondo, ciò che manca nella relazione tra un essere umano ed un oggetto inanimato sono proprio le emozioni. In assenza di queste il tradimento non esiste e l’atto sessuale si riduce ad una sorta di gesto meccanico che porta ad un piacere solo individuale, non molto differente dalla masturbazione. La mancanza della componente emozionale in questo tipo di interazione erotica ha qualcosa di rassicurante per il cliente stesso: non c’è il pericolo di innamorarsi né di fare innamorare. La bambola non si aspetta di essere chiamata il giorno dopo. Non la pensi né ti manca. Non ti viene voglia di sentirla, di sapere cosa fa e come sta. Insomma, fare sesso con un manichino è un modo di prendere le distanze dai sentimenti, propri ed altrui.
Siamo così terrorizzati dalle relazioni che preferiamo fare sesso con una barbie, priva di desideri e di bisogni, piuttosto che correre il rischio di usare il cuore.
Le sex dolls rappresentano inoltre la perfezione estetica innaturale che siamo abituati a vedere nelle foto ritoccate, nei corpi modificati ed omologati mediante photoshop o la chirurgia plastica e che desideriamo raggiungere o possedere. Per questo esse hanno tanto successo. Sì, sono belle, scolpite, statuarie, sode, hanno seni enormi, glutei perfetti, visi senza difetti, non hanno peli né rughe, sono morbide al tatto, piacevoli da toccare, non ingrassano, non invecchiano, ma non possono dare carezze, né abbracci, non possono sorridere, piangere, provare piacere, solletico, dolore, non hanno il batticuore, non tremano, non viene loro la pelle d’oca, non comunicano. I loro occhi bellissimi restano immobili. Vuoti. Insomma, esse sono stupende sì, ma finte. Come fittizio è tutto ciò che possono dare, godimento incluso. Una bambola può regalare un’illusione. Mica la felicità.