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 2017  novembre 27 Lunedì calendario

Sognando California nel salone del lusso

LOS ANGELES Tutti a Los Angeles per il debutto della nuova Jeep e della prossima Corvette. E dove altrimenti, se non nella California dei sogni, lungo le strade di Easy Rider e di Zabriskie Point? La Jeep Wrangler sta alla cultura yankee come il fuoristrada sta al deserto e al senso dell’avventura, magari più immaginato che praticato. Molto più logico, quindi, far esordire la riedizione del mito Jeep sulla sponda occidentale, nella capitale del cinema, piuttosto che fra poco più di un mese nella fredda Detroit, capitale un po’ appannata dell’automobile americana.
I saloni di oggi vivono anche di questo; non bastano le novità e i personaggi, occorre anche trovare dei collegamenti, degli spunti per giustificare un evento con cui animare la comunicazione e il mondo social e, nella sostanza, far parlare di sé a livello globale e ripagare così l’investimento degli espositori.
Il Los Angeles Auto Show (1-10 dicembre), è diventato il competitor più forte del classicissimo Naias di Detroit sfruttando tutte le opportunità e i mutamenti del mondo dell’auto, a partire dalla location ma anche dal fatto che la California è sempre stata un mondo a sé, con la sua mobilità, le sue regole e la sua “immagine”. Per questo, l’appuntamento di Los Angeles riesce a essere credibile sia che si parli di made in Usa, di supercar, di ambiente o di nuove tecnologie; come dire dalla Jeep alle auto elettriche senza imbarazzi o apparenti incongruenze.
Se la nuova Wrangler è a modo suo il cartello dello Show e rappresenta la faccia tradizionale della passione a quattro ruote, in questo ambiente riescono ad avere pari dignità anche i piccoli costruttori locali, gli studi di design e i tecnici che partecipano alla quattro giorni di Auto-Mobility LA dedicata alle problematiche tecniche e ambientali. Come dire un po’ di Detroit, un po’ di Ces di Las Vegas, una buona dose di glamour cinematografico ed ecco la ricetta per rendere il Salone appetibile a pubblico e addetti ai lavori.
Il programma ufficiale annuncia più di 50 novità assolute, la maggioranza delle quali sono decisamente in linea con il clima di questa manifestazione, e accanto alla citata Wrangler ci sarà un altra icona del Made in Usa come la Corvette in una versione estrema e superpotente che recupera la sigla ZR1. Nuovo motore 6,2 litri di stampo tradizionalista (distribuzione ad aste e bilancieri, due valvole per cilindro) ma sovralimentato per arrivare alla straordinaria potenza di 765 Cv a 6300 Giri/min e un look reso ancora più spettacolare dalle vistose appendici aerodinamiche davanti e dietro, quanto occorre a renderla una delle “stradali” più veloci ed estreme di sempre.
Fra le supercar, che qui sono di casa da sempre, non mancano le protagoniste fuori dagli schemi e stranezze per tutti i gusti dalla Bmw i8 Roadster in rappresentanza della propulsione ibrida di alte prestazioni alla bizzarra Saleen S1, una inedita coupé di marca americana ma che in realtà riprende un progetto tedesco ( quello della Artega) a sua volta derivato dalla Lotus Evora e dovrebbe essere prodotta addirittura in Cina.
Ci sarà ovviamente anche spazio alla normalità con in primo piano i crossover come la Lin- coln MKG la Lexus RX- L, la Infiniti QX50, la Subaru Ascent, la Volvo XC40 e il vertice lussuoso della Range Rover VR Autobiography., Mentre altre novità più convenzionali come la Mercedes CLS, la Mazda6 Turbo o la Honda Accord sono significative per il mercato di queste parti.
Ad alimentare lo Show il solito balletto dei concept e dei pezzi unici fra i quali il prototipo FT-AC di Toyota e un innovativo studio di “spazio mobile” promosso dallo studio di Chris Bangle ( guru del design, già capo dello stile Bmw).
A chi si chiedesse che fine ha fatto l’enfasi elettrica che ha visto la California all’avanguardia già negli anni Novanta risponde Tesla con un suo piccolo stand ( eccezionalmente mescolato agli altri costruttori) ma soprattutto la massa di specialisti locali, come Ampere o Sondors, con le loro realizzazioni minimaliste che di fatto rappresentano lo stato dell’arte delle emissioni zero in chiave popolare.
Uno di questi, Storm Sondors, nel presentare una tre ruote a meno di 10.000 dollari ha denunciato il fatto che «se pensiamo che la mobilità pulita debba essere la norma non dovremmo essere obbligati a scegliere fra un’auto elettrica o l’auto che possiamo permetterci».
Ma il Los Angeles Auto Show va anche oltre e offre addirittura uno spazio dedicato all’altra metà del cielo dell’auto; infatti l’esperimento della YouTuber Jessicann l’anno passato ha portato all’allestimento di uno stand dedicato, il Girl’s Pit Stop, punto di ritrovo per tutto quello che riguarda il mondo dell’auto in rosa.