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 2017  novembre 25 Sabato calendario

Beatrice Archesso

Una audizione «disarmante»», dove è emersa la «superficialità» e una «indeguatezza totale» dei funzionari del ministero dell’Economia.
L’audizione di Vincenzo La Via, direttore generale del Tesoro, ha il merito di mettere d’accordo praticamente tutto l’arco parlamentare. Renato Brunetta (Forza Italia) durante l’audizione ha chiesto la sospensione dei lavori e la convocazione dell’ufficio di presidenza. Dopo i lavori Brunetta non risparmia le critiche e parla di «inadeguatezza totale» della «tecnostruttura del Mef» dimostrata in audizione e che è stata «vista anche nei vertici internazionali» e nelle interlocuzioni avute con le autorità europee per affrontare le crisi bancarie. Il vicepresidente Mauro Marino (Pd) invita a separare «le valutazioni politiche da quelle tecniche» ma ammette che dal Mef vi sia stata «superficialità» in «un’audizione non brillante».
Le critiche dei parlamentari hanno riguardato anche la nomina di Marco Morelli ad amministratore delegato di Mps. Carlo Sibilia e Carla Ruocco (M5s) e Andrea Augello (Idea) hanno sottolineato l’inopportunità della nomina che pure, come ha spiegato il Mef, risponde ai parametri di legge. «Conoscete – ha chiesto Augello – una qualche banca del mondo sviluppato amministrata da un ad» sanzionato dalla Banca d’Italia (per la vicenda Fresh quando il manager ricopriva la carica di direttore finanziario del Monte ndr) e che «è in una situazione di contenzioso con Banca d’Italia (Morelli ha fatto ricorso alla sanzione ndr)». Una domanda alla quale la delegazione ha risposto di «non esserne a conoscenza».
«L’unica ragione per cui avete potuto nominarlo» ha aggiunto Augello «è perchè il decreto del Mef che recepisce le linee guida Bce sui requisiti di idoneità (noti come “fit and proper”, ndr.) non è ancora entrato in vigore». Il provvedimento, ha spiegato il Tesoro, entrerà in vigore a fine anno al termine della consultazione pubblicata avviata a settembre.
È possibile che a quel punto la Bce stessa chieda un nuovo esame della posizione di Morelli alla luce della modifica normativa. Un precedente è riportato nel provvedimento della Bce che ha bloccato l’offerta di una cordata di investitori per Bim, nel 2015. Nella lunga lettera, Francoforte sottolinea che sulla base della legge italiana il manager Pietro D’Aguì (ex ad della stessa Bim e a capo della cordata di investitori) era in possesso dei requisiti di onorabilità. Ma che alla luce delle sanzioni ricevute da Bankitalia quale ad di Bim, la sua posizione avrebbe dovuto essere riesaminata in caso di successo la sua cordata.
Diversa la posizione di Paolo Salvatori, presidente del collegio sindacale, indagato a Milano per ostacolo alla vigilanza e candidato della lista del ministero per un nuovo mandato nel collegio. Il Mef ha «compiuto una istruttoria qualitativa e per tutti è stato verificato il possesso dei requisiti», ha spiegato La Via. Nel suo caso anche dopo l’approvazione del decreto non ci sarebbero problemi dal punto di vista della «fit and proper». Ma è possibile che nonostante questo possa non essere rinnovato.
La prossima settimana partiranno le audizioni su Banca Etruria.