La Stampa, 24 novembre 2017
Al Sud si vive quattro anni in meno che al Nord
Immaginiamo un’ipotetica autostrada della salute Bolzano-Napoli. Ebbene, da nord verso sud si perdono un giorno e mezzo di vita per ogni chilometro percorso. L’immagine suggestiva l’ha fotografata la Fiaso, la Federazione di Asl e ospedali. Perché come ha confermato ieri la Commissione europea la nostra sanità presa nel suo insieme funziona. Ma le cose cambiano se si è ricchi o poveri. I quasi 40 miliardi di spesa privata, spesso generata dalle liste d’attesa, non se la possono permettere tutti. E così, secondo il Crea sanità, il 5% della popolazione, quella meno abbiente, rinuncia alle cure.
Le cose vanno anche peggio quando si imbocca direzione sud quell’autostrada. I dati dell’Osservatorio salute dell’Università Cattolica rivelano infatti che in Campania e Sicilia l’aspettativa di vita è di 4 anni inferiore che a Trento o nelle Marche. E gli screening per battere sul tempo il cancro si fanno a tappeto in Lombardia. Solo nel 30% della popolazione in Calabria. L’allarme europeo questa volta non suona ingiustificato.