la Repubblica, 24 novembre 2017
In 10 mesi di omicidi 23.968 morti e il 3% di casi risolti
Sangue e impunità. In Messico il trend negativo non cambia, anzi peggiora. Dal primo gennaio al 31 ottobre scorso 23.968 persone sono state assassinate e soltanto nel 3% dei casi si sono individuati i probabili sicari. Solo ad ottobre la mattanza ha raggiunto il culmine di 2.764 omicidi. Se la scia di morte dovesse proseguire, si raddoppierà la cifra del 2014, considerato l’anno più sanguinoso nella storia del Messico moderno. La violenza è il tema dominante della campagna elettorale per le presidenziali del prossimo luglio. Nessuno Stato, tranne lo Yucatán, sembra sottrarsi a questo massacro. Ma è soprattutto il senso diffuso di impunità che affligge una popolazione condizionata e ricattata dai Cartelli.