ItaliaOggi, 24 novembre 2017
Diritto & Rovescio
Sono arrivati quasi contemporaneamente, nelle sale cinematografiche, due film dal titolo molto simile. Uno, da evitare accuratamente, è The place di Paolo Genovese. L’altro (che invece è un capolavoro da non perdere) è The Square di Ruben Östlund. Quest’ultimo infatti è un capolavoro, non solo perché ha vinto la Palma d’oro al Festival di Cannes, ma perché racconta (senza proclami, ma solo raccontando, appunto) l’upper society danese-svedese. Gente vestita bene, che parla meglio, intrisa di buoni sentimenti, sorvegliata fino allo spasimo. Gente avvolta nel politically correct che riveste, con la carta stagnola delle apparenze luccicose, una crudeltà devastante o, alle volte, una inconsistenza deprimente. Un mondo marcio, ma profumato come si deve. Privo di sentimenti che sono sostituiti dalle buone maniere. I protagonisti, per dirla con Marcello Marchesi, sono così intelligenti da sembrare stupidi. Una generazione a perdere. Ritratta da un grande regista.