Corriere della Sera, 24 novembre 2017
La Terra è piatta
Nell’era delle post verità e delle balle ultragalattiche, lo scemo del villaggio è assurto alla dignità di opinionista. Non più lo scocciatore da evitare per strada nascondendosi dietro una macchina in sosta, ma il portavoce rispettabile di una visione alternativa dell’esistenza, da intervistare con tutti gli onori per garantire la par condicio. Il californiano Mike Hughes ha sessantuno anni e un mestiere di grande fascino: autista di limousine. A furia di viaggiare in mezzo al deserto, ha maturato la convinzione che la Terra sia piatta come una sogliola, come un 45 giri, come la pancia che vorremmo. Le immagini scattate dallo Spazio suggerirebbero un’ipotesi diversa, ma Mike le attribuisce a un complotto della Nasa, che come tutti sanno è in mano a una setta segreta, i Massoni della Terra Rotonda. Ah, ma lui sa come sbugiardarli. Ha costruito un razzo, con il quale volerà in cima al cielo per scattare la foto che cambierà la storia e pure la geografia.
La scienza è troppo seria, ripetitiva, precisa – troppo scientifica – per essere simpatica. Invece nel magico mondo dei Mike non ci si annoia mai. Dopo secoli di onorata attività, la Terra Rotonda provoca solo sbadigli, mentre la Terra Piatta regala ancora brividi di stupore e offre una patente da trasgressivo a chiunque ribalti il luogo comune. Per il suo super razzo, Mike ha chiesto 350 mila dollari di finanziamento. Finora ne ha raccolti 310, ma non va sottovalutato. Una razzata dopo l’altra, un giorno non lontano potremmo ritrovarcelo presidente degli Stati Uniti (e Piatti).