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 2017  novembre 23 Giovedì calendario

Casa in centro a 100 euro e 18 proprietà. «Era di mia nonna, ci sono affezionata»

«Qui ci lascio il cuore». E molto di più: cento metri quadrati a poco più di cento euro al mese in via dell’Arco di Parma, tra piazza Navona e Castel Sant’Angelo. Quando ricapita un affare così? Come aver vinto il Superenalotto. Sopra il portone, al civico 8, c’è una targa: casa di Paolo Brugiotti libera di canone anno 1833. Ora è del Comune, l’inquilina l’ha ereditata – anche se questi alloggi non possono finire nel testamento – insieme ad altre 18 proprietà, queste vere, tra appartamenti, garage, negozi (uno a Roma Est con 6 vetrine) magazzini, terreni. Una riccona, insomma, che abitava da sola in un alloggio comunale. «Qui ci viveva mia nonna e adesso lei non c’è più, sono molto legata a questa casa. Tanti ricordi d’infanzia e tutti affettuosi. L’ho anche ristrutturata, a mie spese. Adesso è in ottime condizioni. Ma capisco...». La signora, sui quarant’anni, la butta sul sentimentale. Deve giustificare il fatto di aver fatto così a lungo la furbetta, di aver tenuto un alloggio del Campidoglio pur non avendone diritto essendo lei una «multipropietaria», ma tanto tanto «multi». Dunque senz’altro aggiungere, negli uffici dell’Usdpa (unità di supporto presso il dipartimento politiche abitative) firma il verbale di riconsegna dell’appartamento a due passi da via dei Coronari. La casa di via dell’Arco di Parma torna al Campidoglio dopo per essere stata per tanto abitata da chi non ne aveva alcun bisogno.
LA NOTIFICA
La signora si è presentata negli uffici qualche giorno fa con il suo avvocato dopo aver ricevuto la notifica della polizia municipale. Aveva due settimane di tempo, non ha aspettato. Dalle indagini svolte dall’Usdpa risultava che sono intestate a lei case, negozi e un terreno più ci sono le quote di altri immobili ereditati insieme a parenti. Totale: 18 proprietà. Nessuna replica alle contestazioni. La sua posizione è irregolare per due ragioni. Quando la nonna è morta, lei non ha seguito la procedura per subentrare alla legittima intestataria dell’alloggio in modo regolare. Ma qualora l’avesse fatto, sarebbe stata comunque costretta a riconsegnare la casa nel palazzetto giallo per «esubero di reddito». Troppo ricca.
LA CONCESSIONE
Le è stato concesso il tempo necessario per liberare l’appartamento dai mobili e poi sarà cambiata la serratura. Addio a via dell’Arco di Parma, appartata e silenziosa, un angolo del centro esclusivo senza negozi e bar, con le facciate dei palazzi vicini e si può parlare da una finestra all’altra. «Ma non è più come una volta, ci conoscevamo tutti e adesso tanti non sai chi sono», la signor parla la finestra, a bassa voce, protetta dal vaso di fiori. C’è quella strana e nemmeno un ciao, gli stranieri che entrano ed escono dai portoni, ormai b&b ovunque, quelli che subaffittano, badanti che si piazzano nelle case del centro e non se ne vanno più.
LE INDAGINI
I controlli dell’Usdpa continuano e questa volta si fa sul serio, assicura chi sta svolgendo altre indagini sulle case del Comune occupate da chi non ne ha titolo. In centro, ma anche in altre zone della città. C’è chi gira in Porsche e poi vive in un alloggio del Comune, chi possiede case su case – come la signora di via dell’Arco di Parma – eppure ha continuato a tenere l’appartamento della nonna. Gli accertamenti metteranno alle strette gli inquilini fuorilegge che per tanto tempo hanno approfittato di scarsi controlli.