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 2017  novembre 21 Martedì calendario

Accoltellata nel tinello. Torna l’incubo di Igor il russo

Almeno all’apparenza non sembra una rapina, né vi è traccia di violenza sessuale. Di certo è un delitto che inquieta non soltanto per la ferocia usata dall’assassino, ma anche perché il delitto è stato consumato a Budrio. La terra d’Emilia funestata dagli omicidi del cosiddetto Igor il russo (Norbert Feher), serbo latitante e impunito. A trovare Anna Lisa Cacciari di 65 anni, uccisa nel tinello con due coltellate, è stato il marito rientrato dal lavoro. Ieri all’ora di pranzo. 
La donna, fioraia in pensione, abitava in località Armarolo di Budrio, nella bassa bolognese. Il coltello col quale è stata colpita alla schiena e al petto, non è stato trovato. Tutto accade a sette chilometri di distanza dal bar “Gallo” di Riccardina, il luogo del primo omicidio di Igor il russo. «Credo che lui non c’entri, ma non sapendo nulla non riesco a fare nessun tipo di considerazione», dice il sindaco di Budrio Maurizio Mazzanti. Chi indaga non si sbilancia e non esclude nessuna pista, in assenza di un elemento chiarificatore. Tra i primi fronti scandagliati dai carabinieri c’è quello familiare: a trovare la donna a terra nel tinello di casa e a chiamare i soccorsi in mattinata è il marito, già sentito dai militari, come le figlie della coppia e alcuni vicini. Anna Lisa e il marito si erano separati, e c’è chi dice «in modo burrascoso». Nella villetta di via Luzzo, isolata nella frazione in aperta campagna, non sono stati trovati segni di effrazione, né segni di colluttazione. Particolari che renderebbero poco verosimile l’ipotesi di una rapina degenerata. I carabinieri hanno bloccato strade e ingressi come ai tempi della caccia a Igor. Oggi il pm Stefano Orsi, affiderà l’incarico al medico legale di svolgere l’autopsia. I carabinieri delle investigazioni scientifiche, invece, cercano tracce dentro e intorno alla casa del delitto. 
La fine di Anna Lisa Cacciari, arriva nel giorno in cui vengono diramati i dati regionali sulle cosiddette violenze di genere: 3.139, quasi 9 al giorno, le donne che hanno subito violenza e si sono rivolte ai centri dell’Emilia-Romagna dal primo gennaio al 31 ottobre di quest’anno.