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 2017  novembre 21 Martedì calendario

Il ritorno alla barba Orgoglio maschile?

Non so perché alcune mie osservazioni sulla barba che da qualche tempo molti uomini si lasciano crescere, ha suscitato in rete un vespaio. E Il Giornale ci ha «intinto il panuzzo» come si dice in Sicilia, prendendo in giro il racconto del mio scippo in strada e le mie teorie sulla violenza. Sinceramente non volevo fare chiasso attorno al furto subito. Ma poiché è successo davanti al teatro Vascello, il giorno del mio compleanno, di fronte a tante persone, la notizia si è sparsa subito. Ho cercato di prescindere dal mio caso personale per indagare sul perché dell’incattivirsi di tanti ragazzi che rubano non perché sono poveri ma per comprare droga o alcol e si mostrano nemici prima di tutto di se stessi. Mi sono chiesta se alla riduzione della grande criminalità non si stia sostituendo una esplosione di piccola criminalità. Mi sono anche chiesta se questa crescita dell’odio contro tutti e contro tutto non nasca da un veleno inoculato dal terrorismo islamico che ha fatto spettacolo della sua intolleranza e dalla sua furia distruttiva contro le cose e le persone, arrivando perfino all’autosacrificio. Ma tornando alla questione della barba: tutti abbiamo osservato il curioso fenomeno di tanti uomini, giovani e meno giovani, che si fanno crescere la barba. Come spiegarlo? Con una voglia di ristabilire la rappresentazione corporale dell’autorità virile e paterna? Nella storia la barba ha avuto significati diversi ma ha sempre indicato un potere e una autorevolezza di tipo patriarcale. Lo stesso Shakespeare fa dire a un suo personaggio: «Chi ha la barba è piu che un giovane e chi non ha la barba è meno che un uomo». Molti alzano le spalle e attribuiscono la nuova abitudine solo alla moda. Ma la moda non è mai neutra. Cosa ci indica questo ritorno alla barba,? Dobbiamo pensare che tanti bravi padri di famiglia, tanti studiosi, intellettuali, attori, uomini di legge, sentono che qualcuno sta sottraendo loro i segni visibili della dignità virile e quindi tornano a incorniciare le guance e il mento di peli, anche precocemente ingrigiti, pur di riportare in vita un orgoglio maschile messo in pericolo? Ma in pericolo da cosa? Da chi? C’è davvero una cultura o un semplice andazzo che tende a svirilizzare il corpo maschile? 
A me pare che la barba invecchi e imbruttisca e sinceramente penso che l’autorevolezza possa essere espressa in altro modo.