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 2017  novembre 18 Sabato calendario

«Persi i contatti con il sottomarino». Argentina, corsa per salvare i 44 marinai

RIO DE JANEIRO La misteriosa scomparsa di un sottomarino, da oltre due giorni, tiene l’Argentina con il fiato sospeso, come in un film catastrofico. Annuncio di una tragedia o soltanto un problema di comunicazioni? L’Ara San Juan, con 44 militari a bordo, tra cui una donna, stava risalendo la costa argentina verso nord quando si sono persi i contatti. Le forze armate hanno ammesso che l’ultima comunicazione con le basi di terra è avvenuta mercoledì, mentre il sottomarino era in navigazione da Ushuaia, in Terra del Fuoco, verso Mar del Plata, 400 chilometri a sud di Buenos Aires. Secondo i protocolli in quel momento avrebbe dovuto navigare in superficie. 
Dopo numerose ore di riserbo, quando ormai la notizia stava iniziando a circolare, la Marina ha dovuto ammettere che il sottomarino era desaparecido, letteralmente scomparso nel nulla. Anche se viene usata l’espressione «problema di comunicazione» e non si parla ancora di emergenza.
Le ipotesi sono parecchie, ma certamente la caduta dei contatti radio porta inevitabilmente a pensare ad un problema elettrico, un black out totale, che avrebbe toccato anche i sistemi di backup alternativi che scattano in situazioni di emergenza. Nel peggiore dei casi potrebbe essere scoppiato un incendio a bordo e lo scafo sarebbe totalmente in panne. «Abbiamo una posizione segnalata due giorni fa, l’ultima, e non vogliamo essere né drammatici né troppo allarmisti – ha detto il portavoce della Marina, Enrique Balbi – Al momento preferiamo pensare a qualche serio problema che riguarda appunto le comunicazioni, quindi l’impianto elettrico, i cavi, le antenne o qualcos’altro». 
Viene scartata del tutto l’ipotesi di un attentato, precisando anche che l’equipaggio dispone di viveri e ossigeno in abbondanza, in attesa che avvenga il ritrovamento.
Le operazioni di ricerca sono intanto scattate con navi, aerei e monitorando tutte le possibili frequenze delle quali dispongono i radiotrasmettitori a bordo. Cile, Stati Uniti e Gran Bretagna hanno messo a disposizione i loro mezzi: quest’ultima, in particolare, dispone di aerei e imbarcazioni nella regione perché le acque territoriali delle isole Falkland sono abbastanza prossime al punto dove l’Ara San Juan è scomparso. Costruito in Germania, il sottomarino è in dotazione alla Marina argentina dal 1985. È a propulsione diesel elettrica convenzionale, e tra le sue funzioni in uno scenario di guerra ci sono gli attacchi alle navi o ad altri sottomarini. Lo scafo è stato fermo per sette anni, dal 2007 al 2014, per lavori di ammodernamento che ne hanno prolungato la vita utile per altri tre decenni. Sono stati aggiustati o sostituiti tutti i 960 elementi delle sue batterie, l’area dove si ritiene che possa essere sorto il problema.
A bordo dell’Ara San Juan c’è anche Eliana Maria Krawczyk, la prima ufficiale di sottomarini di tutto il Sudamerica, racconta il quotidiano Clarin. La donna ha 35 anni. Il padre ha raccontato che la governatrice all’imbarco a Ushuaia è voluta salire a bordo per complimentarsi con lei. È ufficiale di Marina dal 2009 e tre anni più tardi ha fatto domanda per imbarcarsi nei sottomarini, suscitando una certa sorpresa in un ambiente tradizionalmente maschile.