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 2017  novembre 17 Venerdì calendario

L’amaca

Si dice un gran bene del nuovo partito di Antonio Ingroia e Giulietto Chiesa. Intanto perché non si rivolge al Palazzo, ma alla “società civile”, una cosa che, davvero, non si era mai sentita prima. Poi perché non è propriamente un partito, ma qualcosa che va “oltre i partiti”, e viene da chiedersi come è possibile che nessuno, fino adesso, ci avesse mai pensato. Infine perché l’intenzione è di “attuare la Costituzione”, e anche qui, il solo commento possibile è: finalmente! Quanto al nome, “La mossa del cavallo”, certamente è stato scelto perché nessuno potesse fare confusione con un banale partito. Lo si può confondere con un café chantant o con un lido attrezzato, con un gozzo da diporto o con una cravattoteca: con un partito, no.
Ci permettiamo una sola critica. Però pensata, la critica, con spirito collaborativo, da società civile in ascolto, da Costituzione attuata. L’appunto è questo: ben due leader per una sola formazione politica, non saranno troppi? Si capisce, i due sono guidati da zelo unitario, qui si tratta di rappresentare tutto un popolo: ma non sarebbe stato più prudente varare due nuove formazioni ben distinte, per evitare il rischio di future scissioni?