ItaliaOggi, 17 novembre 2017
Diritto & Rovescio
Il premio Oscar non dovrebbe essere dato al film The place di Paolo Genovese ma al suo straordinario ufficio stampa che, con le buone o le cattive e comunque anche con la genuflessa complicità di molti giornalisti, è riuscito a creare, attorno a un film che sarebbe generoso definire mediocre, un’atmosfera di febbrile attenzione tant’è che, nello scorso week-end, è risultato essere il film più visto in Italia. E purtroppo in questo cerchio di allocchi c’ero anch’io. È un film lento e prevedibile, nel quale le vicende si dipanano con la prevedibilità di un cucù svizzero. Gli attori fanno parte del circolo cinematografico romanesco che venera, ricambiato, Walter Veltroni, con la solita Sabrina Ferilli con le gote sempre più appuntite, la prevedibile Alba Rohrwacher. Più un Silvio Muccino che vorrebbe fare l’istrione ma finisce per essere soporifero. Al film erano stati dati 4 pallini (il massimo). Anche chi ci ha tenuto il dito deve essersi però vergognato per cui adesso le palline si sono dimezzate. Due.