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 2017  novembre 15 Mercoledì calendario

Ostia, voto blindato agenti in borghese e foto ai sospettati `

ROMA La vera sfida per il ballottaggio di Ostia sarà fare in modo che ai seggi ci siano più elettori che agenti. Il ministro dell’Interno Marco Minniti, al termine del tavolo per l’ordine e la sicurezza pubblica nella sede del X municipio, ha parlato di «vigilanza discreta» per «controllare che non ci siano condizionamenti». Allo stesso tempo, il titolare del Viminale, seduto tra la prefetta Paola Basilone e la sindaca Virginia Raggi, ha lanciato a nome di tutto il comitato «un appello al voto». Il miglior modo, ha specificato Minniti, «affinché i cittadini isolino i criminali». 
Per inciso: al primo turno ha votato un elettore su tre (36%). «Sarà una grande prova di democrazia: così si isoleranno le poche mele marce che rischiano di screditare un intero territorio», è stata la chiosa della sindaca Raggi.
Domenica le volanti che batteranno questa porzione così popolosa e ampia di Roma saranno cento: il doppio rispetto al primo turno. Inoltre saranno presenti agenti in borghese, militari dell’esercito che vigileranno sul deposito delle schede e forze dell’ordine pronte a presidiare h24 i seggi elettorali già da sabato. Sulle sezioni del litorale di Ponente e di Nuova Ostia, e in particolare di piazza Gasparri dove c’è il feudo del clan Spada, ci sarà un’attenzione ancora più elevata. Per il voto saranno in campo anche Digos e Squadra Mobile, oltre all’utilizzo di unità cinofile e Reparto Prevenzione Crimine. È previsto anche l’impiego di personale specializzato nella gestione della folla, bonifiche dei luoghi ed acquisizione prima, durante e dopo le manifestazioni, di immagini da parte della Polizia Scientifica. 
Altro inciso: al primo turno in molti segnalarono la presenza dei clan fuori ai seggi. Minniti, commentando l’arresto di Spada dopo l’aggressione alla troupe Rai, ha sottolineato che la risposta dello Stato è arrivata in maniera ferma e che «la lotta alla criminalità continuerà anche dopo il voto». A nessuno, al chiuso della sala del municipio dove per un momento causa blackout è andata anche via la luce, è sfuggita la complessità della situazione. Il procuratore aggiunto Dda, Michele Prestipino nella sua relazione ha raccontato come, anche se parliamo di zone circoscritte nell’intero municipio, la criminalità che opera da queste parti è equiparabile a quella di certe zone di Palermo e Reggio Calabria. «L’attività investigativa – è stata la conclusione di Minniti – va avanti» e potrebbe avere nuovi sviluppi a breve. In mezzo c’è la politica e la sfida tra il M5S (con Giuliana Di Pillo) e il centrodestra (Monica Picca). 
L’ATTACCO SUI RIFIUTIE quindi si litiga, alla meglio, un po’ su tutto. Giorgia Meloni attacca Virginia Raggi perché proprio ieri ha presentato la nuova raccolta differenziata (con micro-chip nei cassonetti) che partirà dal X municipio: «Usa le istituzioni per la campagna elettorale».
«Non accettiamo lezioni di morale da persone come la Meloni che, ad Ostia, ha candidato personaggi che strizzano l’occhio agli Spada», è la replica del parlamentare pentastellato Massimo Baroni.
Ma nel municipio XI, zona sud della Capitale, a finire nel mirino è stato un consigliere pentastellato, Fabio Talamoni, il quale ha detto di fronte agli agenti della municipale «allontanate i consiglieri del Pd anche utilizzando il metodo Spada». I dem, con il segretario Andrea Casu e i parlamentari, ne hanno chiesto l’immediata espulsione dal movimento di Beppe Grillo. In serata dal M5S hanno avviato le procedure di sospensione per il consigliere municipale.