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 2017  novembre 14 Martedì calendario

Antonio Di Murro, l’abruzzese «invisibile» con attività e holding fra il Lazio e Malta

Antonio Di Murro è per il momento un piccolo mistero. Il suo nome non è mai finito sulle pagine dei giornali ma ora, se la manifestazione di interesse che ha presentato alla famiglia Crociani verrà accolta e Vitrociset passerà di mano, il nuovo padrone sarà lui. Ma chi è Di Murro? Di lui si sa che è un abruzzese di Avezzano ed è nato nel 1943. È stato direttore generale della Cogefrin, un gruppo attivo nel settore della logistica, e consulente dell’Iri per alcuni lavori all’estero. Ha esperienze internazionali. Circa un anno e mezzo fa è entrato nella Fg Tecnopolo Holding Srl con una quota del 50,98% delle azioni e con l’obiettivo di rilanciare la società romana, un aggregatore di aziende che si occupano di innovazione.
La Fg Tecnopolo Holding ha un capitale di 5,1 milioni di euro e ha come oggetto sociale la prestazione di servizi tecnici per la progettazione edilizia, l’attività di project & construction management, l’attività di information & communication technology, la valorizzazione e lo sviluppo immobiliare e la possibilità di operare come general contractor.
Soci di Di Murro nella società sono Maurizio Flammini (con il 24,51%) e la Virtual consulting Srl (con il rimanente 24,51%). Flammini, nato nel ’49, ex pilota di auto da corsa e titolare del Flammini Group Holding Spa, era balzato agli onori delle cronache per aver tentato qualche anno fa di organizzare un Gran Premio di Formula 1 a Roma. Ma il progetto non si è mai concretizzato. Flammini è stato presidente della Federlazio, un’associzione che riunisce oltre 3mila piccole aziende della regione, e risulta avere cariche sociali in cinque società del Regno Unito.
L’altro azionista del Tecnopolo, la Virtual Consulting è una Srl partecipata al 10% dalla Fg Tecnopolo Srl, società controllata dalla holding di cui Di Murro è azionista e presidente. La holding e la società controllata risultano avere in totale cinque dipendenti.
Di Murro entra nel consiglio di amministrazione della Fg Tecnopolo Holding Srl l’8 luglio 2015 e il 6 agosto ne diventa presidente. Il suo ingresso nel capitale della holding sembra, all’inizio, scandito da qualche difficoltà. Il 5 settembre 2016 il cda della Tecnopolo si riunisce sotto la presidenza di Di Murro. Sono presenti anche Stefano Flamini e Gian Paolo Tocchio, entrambi amministratori delegati. Al primo punto dell’ordine del giorno ci sono «Comunicazioni da parte del signor Di Murro relative al versamento del capitale sociale e al finanziamento soci». Nel verbale della riunione si legge che Di Murro, «con riferimento al ritardo nel versamento della quota del capitale sociale da lui sottoscritto pari a euro 1.100.000 in data 4 agosto 2015 e al programmato finanziamento soci infruttifero a suo carico pari a euro 1.000.000 conferma che provvederà al versamento nelle casse sociali di entrambe le quote per un toale di euro 2.100.000 entro i prossimi dieci giorni».
Di Murro spiega, inoltre, «che il notevole ritardo nell’adempimento di tale impegno è da ascriversi a difficoltà imprevedibili nell’ottenimento della piena disponibilità della liquidità necessaria al completamento dell’operazione, imprevisti finalmente superati».
Il verbale del cda consente anche di avere qualche informazione sulle attività svolte dalla società e sui suoi obiettivi. Leggiamo. «Accordo strategico con la Società Condotte Immobiliare per dare seguito alla manifestazione di interesse a suo tempo inviata a Sistemi urbani. Apertura dei rapporti con la società Avio in funzione del programma di intervento in corso di studio sull’area industriale di Colleferro. Tale opportunità – è scritto ancora nel verbale – potrebbe rappresentare anche una occasione di allargamento dei rapporti a tutto il Gruppo Leonardo». E infine, l’ultimo obiettivo è il «recupero dei rapporti storici del presidente Di Murro con importanti aziende e gruppi del mondo industriale italiano (Benetton, Erg, Bagnoli, ecc.)».
La holding ha chiuso il 2014 con una perdita di 1,2 milioni di euro. Un particolare che emerge dal bilancio è la presenza di una consociata a Malta, la Slv Fg Tecnopolo Ltd, di cui la holding di Di Murro possiede il 49% delle azioni.
Di Murro è anche presidente della Crotim, una Srl di Firenze che però è inattiva. Altra società (sempre inattiva) di cui il prossimo azionista della Vitrociset è amministratore unico è la Società Linea Bianca, e ha sede a Colleferro, in provincia di Roma. Di Murro risulta anche presidente della Mediacom Digital Evolution, una piccola azienda di Bolzano, che svolge commercio di apparecchiature per la comunicazione, di cui è stato dichiarato il fallimento il 17 febbraio di quest’anno. La società era partecipata al 33% dal Flammini Group Holding.