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 2017  novembre 13 Lunedì calendario

Biografia di Gian Maria Aliberti Gerbotto

• Bagnolo Piemonte (Cuneo) 20 maggio 1972. Giornalista. Scrittore. Personaggio tv.
• Ha collaborato a lungo con il settimanale del Corriere della Sera Sette, le pagine Periscopio di Panorama, le rubriche Antenna della Stampa e Indiscreto di Tv Sorrisi e Canzoni. Ha scritto per L’Espresso, Capital, Oggi, Gente, Telesette, Donna Moderna, Max, Gq, Cosmopolitan, ecc.
• Nella sua decennale rubrica di interviste indiscrete su Vanity Fair oltre 300 personaggi famosi gli hanno confessato il posto più strano dove hanno fatto l’amore. Interviste poi raccolte nel libro Strano Amore (Piemme, 2009, distribuito da Mondadori in 20mila copie) con prefazione di Franca Rame.
• Ha curato per Sky Tg 24 una lunga serie di monografie, intervistando personaggi notevoli del panorama italiano, da Dario Fo a Oliviero Toscani.
• Su Rai 1 oggi è ospite assiduo nei programmi notturni di Gigi Marzullo. Sempre su Raiuno, è stato impegnato tutta l’estate 2017, a commentare le news della settimana, a Unomattina, nello spazio Quelle brave ragazze.
• Nella sua carriera ha intervistato più di un migliaio di vip che definisce “personaggi da abat jour” nel senso che è meglio non accendere troppo la luce per non rimanerne delusi. Tranne alcune eccezioni: «È stato coinvolgente incontrare Mike Bongiorno, Faletti, Fiorello e Verdone, e mi sono davvero emozionato quando ho potuto conoscere Papa Francesco, incontrare Saviano, parlare di teatro con Dario Fo, di storia politica con Cossiga o Andreotti, di scienza con Piero Angela, ma anche di cucina con Cracco».
• Dal 2013 cura il sito scaramanzievip.it, in cui oltre a svelare le manie dei personaggi famosi, racconta le origini delle scaramanzie con l’obiettivo di sfatarle, con il plauso del Cicap.
• Tra i dieci libri pubblicati Il metodo antisfiga Prefazione di Lino Banfi (2011, distribuito da De Agostini): «La scaramanzia è trasversale. E contagia tutti. Parola di Gian Maria Aliberti Gerbotto, che dopo aver passato due anni a intervistare cento vip ha raccolto le loro storie: “Ho parlato con i personaggi più diversi, da Margherita Hack a Federica Pellegrini. Solo uno ha rifiutato di concedere l’intervista. Si tratta di Leonardo Pieraccioni, era troppo spaventato dall’idea di nominare le sue scaramanzie”» (Daniele Uva, il Giornale 4/12/2011). Nel 2016 è uscito per Imprimatur Basta partire, distribuito da Rizzoli «manuale semiserio che evidenzia in modo esilarante e ironico l’abisso che divide le due metà del cielo e illustra con allegria le migliori strategie per evitare di trasformare la gioia della vacanza in una guerra di coppia» (Corriere della Sera 26/6/2016).
• Da ultimo, su incoraggiamento di Carlo Lucarelli, si è lanciato nei romanzi; il suo terzo giallo L’Ottavo giorno di Katarina (con prefazione della criminologa Roberta Bruzzone), è in uscita a fine 2017.
• I diritti d’autore dei suoi libri sono stati in gran parte devoluti in beneficenza per la Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro.
• È stato docente nei Master in comunicazione dell’Università del Piemonte Orientale, dove ha anche insegnato come professore a.c. al Master in giornalismo della Facoltà di Lettere.
• Il suo fans club su Facebook conta oltre 40mila iscritti.
• Nel 2012 ha ricevuto da Vittorio Emanuele di Savoia il titolo di Cavaliere dell’Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro. Ha almeno altri sei o sette prestigiosi titoli da altrettante Case Reali, senza dimenticare però il suo preferito: Cavaliere dell’Ordine del tartufo e dei vini di Alba, l’unico che, con la sua ironia, dice di essersi «davvero meritato sul campo».
• Nel 2010 il Presidente Giorgio Napolitano lo ha insignito del titolo di Cavaliere al merito della Repubblica per il suo costante impegno sociale nella beneficenza.
• Una figlia, Thea (10 luglio 2007).
• Vive in un grande castello in provincia di Cuneo «Non ho mai voluto spostarmi dal saluzzese. Sono campanilista e non ho mai voluto trasferirmi a Roma o Milano, per conservare i miei veri amici e stare vicino alle persone che amo. Questa scelta mi è costata molto».