la Repubblica, 13 novembre 2017
Dieci attrici accusano Fausto Brizzi. «Così nel suo studio ci ha molestato»
Un copione che secondo le testimonianze si ripete: il provino nello studio che in realtà è una casa, la Jacuzzi al centro della stanza, le molestie: «Lui che si spoglia, gli occhi che diventano rossi, la trasformazione col volto da matto». Questo è Fausto Brizzi nei racconti delle attrici che hanno denunciato le molestie nell’inchiesta delle Iene. Ieri il nome del regista – finora mai pronunciato nell’inchiesta – ma finito nel gioco dei sospetti sui social e poi uscito sui giornali, lo scandiscono le presunte vittime. In dieci lo accusano.
Sabato il regista aveva rotto il silenzio («Mai e poi mai nella mia vita ho avuto rapporti non consenzienti o condivisi»). Le ragazze hanno la voce modificata e sono oscurate nel volto, a parte due di loro: Clarissa Marchese, Miss Italia 2014 e la modella Alessandra Giulia Bassi.«Mi voleva allargare le gambe non era più lui», «Ha cominciato a massaggiarmi il collo “io sono molto bravo a fare i massaggi” diceva», i racconti si sovrappongono, sono simili. «Sia chiaro non vogliamo accanirci su un solo regista» dice Dino Giarrusso, autore del servizio «ma che dieci di loro abbiano raccontato le stesse cose... Hanno descritto una strategia».
«Abbiamo iniziato a improvvisare delle scene fino a che il contatto fisico è diventato maggiore, ha cominciato a baciarmi» racconta un’intervistata. «Mi dice: “Se il regista è realista vuole vedere la scena”. Nell’ultima mi dice: sei pronta? Mi giro ed era completamente nudo». «Durante una scena d’amore, era eccitato e aveva gli occhi a palla. Mi ha infilato una mano nelle mutande. Ha provato a togliermi la maglietta e i pantaloni diverse volte, cercava di sfilarmeli. Tutto quello che facevo era resistenza, mi stavo difendendo. Voleva che lo masturbassi, ero seduta su un lato del divano. Si è masturbato guardandomi negli occhi»; «A 20 anni mi sono trovata in mano il pene di un uomo di 50 anni». E la violenza: «Era ingestibile continuava a tenermi con lamano la testa e il collo e mi ha penetrato».
Tutte queste ragazze hanno provato orrore e vergogna. Perché non hanno denunciato? «Perché non avevo coraggio, mi vergognavo e avevo paura di non essere creduta» spiega una di loro. Un’altra: «Adesso che lo posso denunciare la mia agente mi ha detto di non farlo». Un’altra spiega di aver confessato tutto alla madre, ma l’idea di mettersi contro «un regista importante» e le spese legali l’hanno dissuasa. Un’altra ancora dice: «Mi vergognavo come una ladra». Tea Falco fa un appello: «Denunciate subito. Ragazze denunciate».
«Delle decine di mail e messaggi di donne pronte a denunciare registi arrivate poi in redazione» spiega Giarrusso «una gran parte riguarda ancora una volta Brizzi. Lo abbiamo cercato in ogni modo, siamo pronti ad ascoltarlo in ogni momento, ma anche ad ascoltare tutte le altre ragazze che hanno subito molestie».
Dario Argento intervenuto a Domenica in a parlare della figlia Asia, fiero del coraggio che ha avuto, rivolge un messaggio alla gente di cinema: «Chi ha molestato dovrebbe ammetterlo e basta. Chi ha intenzione di farlo, ora non può più. Queste ragazze vi tengono sott’occhio: se vi comportate male, vi denunciano».